Italia: 1,6 miliardi per la crocieristica, record di passeggeri
Secondo Risposte Turismo, 530 milioni dei fondi che gli scali utilizzeranno nel triennio 2024-2026 andranno su nuovi terminal
di Raoul de Forcade
I punti chiave
2' di lettura
I porti italiani tornano a credere nelle crociere, che hanno messo alle spalle i risultati negativi totalizzati durante la pandemia di Covid, e investono sul settore. Secondo le stime del report di Risposte Turismo, di cui è stata presentata l’anteprima, in attesa della presetazione ufficiale, a Taranto, il prossimo 27 ottobre, il valore complessivo degli investimenti portuali sulla crocieristica in Italia, nel triennio 2024-2026, ammonterà a circa 1,6 miliardi.
Di questi, il 32,6% dedicati alla costruzione di nuovi terminal crocieristici (quasi 530 milioni), il 26,7% per la predisposizione degli scali ai rifornimenti alternativi e agli approvvigionamenti energetici in banchina (circa 430 milioni) e oltre il 20% alla realizzazione di altre infrastrutture a servizio della crocieristica (330 milioni).
Nuovi terminal a Ravenna e Catania
Sono già numerosi, ha spiegato Francesco di Cesare, presidente di Risposte Turismo, i progetti al momento in via di sviluppo nel Paese; «tra questi , solo per citarne alcuni: il nuovo terminal crociere di Porto Corsini a Ravenna che dovrebbe essere completato il prossimo anno, con un valore di investimento pari a 27,7 milioni di euro, la nuova stazione marittima di Catania del valore di 2 milioni di euro e la riqualificazione dell’ex silos granario Hennebique a Genova (questo però attualmente al palo, ndr), per il quale sono stati investiti complessivamente 130 milioni di euro».
In un focus specifico su Taranto, che ospiterà, come si è accennato, la presentazione, Risposte Turismo rileva che, nel prossimo triennio, verranno investiti quasi 30 milioni per realizzare infrastrutture al servizio della crocieristica. Di questi, 15 milioni si aggiungeranno ai 20 milioni già stanziati, nel triennio in chiusura, per l’installazione di un impianto per l’approvvigionamento elettrico a terra e carburanti alternativi (Gln) per le navi da crociera.
Crocieristi in Italia a 12,9 milioni
Per quanto riguarda il traffico passeggeri in Italia, Risposte Turismo conferma i dati già forniti sia da Cemar agency network sia da Clio (con la consulenza della società guidata da di Cesare): l’Italia raggiungerà, a fine 2023, il record storico di 12,9 milioni di passeggeri movimentati e, inoltre, porterà otto porti nella classifica dei 20 principali scali mediterranei per la crocieristica.
Sempre quest’anno, secondo il report, la Liguria si confermerà al primo posto con oltre 3 milioni di passeggeri movimentati (+42% sul 2022), davanti al Lazio con 2,9 milioni (+37%) e alla Sicilia con 1,8 milioni (+50%). La Puglia sarà la quinta regione in Italia per crocieristi movimentati (660mila, +7,5% sul 2022) e, tra i suoi porti, Taranto confermerà il suo status di nuovo porto crocieristico, segnando il proprio record di passeggeri movimentati (140mila, +29%).
Settore in netta crescita
«Il segmento delle crociere - ha sottolineato il presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri - continua a crescere anche oltre le previsioni, segnando un record nel 2023, confermando il suo ruolo strategico per la portualità italiana. I dati superano quelli del 2019 (che aveva già segnato un record) e, nella classifica dei primi 20 porti nell’area Med, troviamo ben otto porti italiani».
Spesso, ha proseguito Giampieri, «abbiamo trascurato i dati di questo settore che, invece, per un Paese come il nostro, vanno ricordati e valorizzati. Vorrei sottolineare che anche questo è un nuovo ruolo dei porti: generatori di movimento immediato (crocieristi) e di ritorno delle persone, come turisti, (poderoso marketing territoriale)».
loading...