I profili più ricercati per vendite e marketing: i Big Data dettano legge
di Gianni Rusconi
2' di lettura
È ormai un concetto assodato, a tutti i livelli del management: le informazioni sono, per qualsiasi azienda, un asset vitale, un patrimonio da valorizzare nel modo più proficuo possibile. Non è quindi un caso che i profili legati ai Big Data, e quindi figure in grado di analizzare e gestire grandi quantità di dati, siano fra i più ambiti sul mercato del lavoro, a braccetto con quelli riconducibili alla componente “digital”. Inserire in organico professionisti specializzati in materia di dati e con una perfetta padronanza dei linguaggi digitali è ritenuto insomma un passaggio imprescindibile per dare impulso ad attività strategiche quali la profilazione dei clienti, l’affinamento dei modelli di vendita, lo sviluppo di campagne di comunicazione ad hoc.
Secondo le previsioni di Kelly Services, in ambito sales & marketing assisteremo nel corso del 2018 a una forte domanda di professionisti con queste competenze e di alcuni specifici ruoli in particolare. Il Digital Crm Manager, per esempio, è un profilo che ha acquistato importanza con la proliferazione dei dati social in azienda, sotto forma di like, retweet, commenti, cookie di navigazione. Il suo compito è quello di studiare le caratteristiche socio-demografiche delle persone e i loro comportamenti di acquisto per sviluppare strategie mirate all’incremento del fatturato, della profittabilità e della retention. Si tratta, in estrema sintesi, dell’evoluzione del tradizionale Crm Manager che, dagli anni 90 in poi, si occupa di acquisire i dati dei clienti attraverso programmi di fedeltà.
Un altro ruolo emergente, correlato al precedente, è il Profiling Manager: le sue competenze servono ad utilizzare al meglio i dati raccolti in area Crm e a profilare nuovi segmenti di clientela con cui instaurare la migliore relazione, sia online che offline. Per entrambe le figure è necessaria una laurea in informatica o in economia con Master in digital marketing, la perfetta conoscenza della lingua inglese e ottime nozioni tecniche nell'analisi del dato. Nell’organigramma aziendale le due funzioni rispondono alla direzione commerciale e possono contare su una retribuzione annua lorda che varia dai 40mila ai 60mila euro a seconda della seniority.
Molto ricercato negli ultimi anni, il Digital Strategist è un esperto conoscitore di Internet, delle infrastrutture digitali dei nuovi media e dei social network. Ha la responsabilità di definire strategie e strumenti di comunicazione per raggiungere i target di riferimento e deve esibire a curriculum una laurea in comunicazione e marketing e un Master in ambito digital. Il suo compenso annuale oscilla fra i 40mila e i 55mila euro in funzione dell’esperienza e del numero di persone gestite.
L’Export Area Manager, infine, pur non essendo una figura emergente e strettamente legata al mondo dei Big Data, è uno dei profili maggiormente ricercati in assoluto per il 2018. Il suo obiettivo è quello di contribuire all’incremento del fatturato e della profittabilità gestendo e sviluppando un portafoglio clienti (esteri) in una specifica area assegnata. La formazione di questa figura è estremamente trasversale e in termini retribuitivi si viaggia fra i 45mila e i 60mila euro l’anno.
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