la storia

I Selz, da patroni dell’arte a banca segreta del movimento No Vax

di Marco Valsania

Troppi no vax in risultati ricerche, caso Amazon in Usa

5' di lettura

NEW YORK - Grandi benefattori delle arti, di musei, cattedre accademiche e università da una costa all’altra del Paese. Ma anche e soprattutto “banca” segreta del movimento anti-vaccini, nella bufera oggi per l’epidemia di morbillo che scuote gli Stati Uniti - con epicentro a New York, a cominciare da alcune comunità di ebrei ultra-ortodossi quali la comunità chassidica - e ha esteso il suo contagio fino al Mississippi, all'Arizona e alla California.

Lisa e Bernard Selz, coppia newyorchese che ha fatto fortuna nella finanza, lontano dai riflettori e nel giro di pochi anni ha donato oltre tre milioni di dollari nel giro di pochi anni a una “collezione” ben diversa da quella delle belle arti: beneficiari della loro generosità sono state anche associazioni e iniziative dell’estremismo No Vax - compreso lo screditato medico che ha dato al movimento una patina “scientifica”. Un movimento che cerca di trincerarsi dietro diritti costituzionali alla libertà religiosa e individuale e che le autorità sanitarie e politiche americane stanno cercando di contenere a colpi di nuove leggi, norme e campagne di informazione che denunciano il No Vax come frutto di falsità e come estremamente pericoloso per la salute e, a volte, la vita.

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È stata un'inchiesta del Washington Post a portare alla luce il ruolo oscuro dei Selz nella saga delle vaccinazioni. Lisa Selz è direttore dell’Informed Consent Acton Network, o Ican, e la Selz Foundation, il braccio di beneficenza della famiglia, che finanzia uno dei più influenti e controversi gruppi anti-vaccini: il suo volto pubblico è Del Bigree, ex produttore televisivo con uno stipendio annuale da 146.000 dollari dall’associazione e altrettante spese di lobby, che è salito alla ribalta con affermazioni esplosive di questo genere. «Se vogliono il morbillo deve essere loro consentito di contrarlo». Perchè il morbillo sarebbe «una triviale malattia infantile». Bigtree è anche autore di affermazioni “fattuali” ripetutamente smentite: ha detto che il morbillo non ammazza da decenni nel Paese, quando l’ultima vittima di complicazioni dalla malattia risale a non più di quattro anni or sono e le vittime si contano tuttora a centinaia nel mondo.

Prima del 1963, quando il vaccino fu sviluppato, ogni anno negli Usa si ammalavano 3-4 milioni di persone, migliaia erono poi afflitte da effetti per l’intera vita e le vittime erano tra le 400 e le 500 l'anno. I casi ufficialmente diagnosticati negli Usa e che hanno fatto scattare l'allarme sono ormai oltre mille.

VIDEO / Il vaccino diventa su misura

L'ex producer - nell'atto forse più drammatico - ha fatto notizia per aver persino suggerito che le misure a favore dei vaccini hanno tratti anti-semiti: ha indossato la stella di David e ricordato l'Olocausto per protestare contro recenti divieti decisi dalla città di New York ai bambini non vaccinati di frequentare luoghi pubblici. La città, preoccupata per il rischio di epidemie, ha dichiarato uno stato di emergenza sanitario in aprile con multe di mille dollari per genitori che rifiutano i vaccini. Lo stato di New York ha da parte sua passato nel frattempo una legge che abroga esenzioni dai vaccini per motivi religiosi.

Ican - e Bigtree - sono oltretutto al centro di una rete più ampia di gruppi anti-vaccini: operano sostenuti dal Children's Health Defense (gestito nientemeno che da un nipote della famiglia Kennedy) e dal National Vaccine Information Center, nomi solo all’apparenza neutrali che in questo modo si avvantaggiano, almeno indirettamente, dei capitali dei Selz. Che promettono di non venire facilmente meno. La coppia ha ormai una lunga storia, per quanto finora rimasta al riparo da occhi indiscreti, di foraggiamento del movimento-culto dei No Vax, che fa leva anche sullo scetticismo nei confronti del governo e trova qualche proselito non solo in ambienti conservatori e religiosi ma a sinistra e tra ambienti progressisti.

I Selz avevano cominciato schierandosi con il pioniere contemporaneo del movimento anti-vaccini, Andrew Wakefield. Gastroenterologo di professione, nel 1998 ruscì a pubblicare un suo studio sulla prestigiosa rivista medica britannica The Lancet che sosteneva di aver riscontrato legami tra il vaccino contro il morbillo e l’autismo in otto bambini.

L'autorità di supervisione del medici del Paese, il General Medical Council della Gran Bretagna, due anni dopo lo condannò per violazioni nella condotta professionale e revocò la sua licenza medica, avendo trovato conflitti di interesse, scandali etici e finanziari e dichiarando che Wakefield aveva agito in modo «disonesto e irresponsabile». Dodici anni dopo The Lancet ritrattò lo stesso studio che aveva inizialmente pubblicato. E da allora oltre una ventina di ampie ricerche scientifiche non hanno trovato alcun collegamento tra vaccini contro morbillo, parotite e rosolia (MMR) e autismo.

Wakefield è rimasto pero' molto attivo nel movimento anti-vaccini, una “stella” come oratore, ospite e produttore di un documentario-manifesto, Vaxxed, che intervista genitori che temono danni per i loro figli e parla di insabbiamenti governativi dei rischi dei vaccini, che lui da sempre tratta come un complotto dell’industria farmaceutica. Ebbene i Selz hanno aiutato Wakefield fin dal 2012, con una donazione da 200.000 dollari al suo fondo di difesa legale. Due associazioni caritatevoli formalmente impegnate sulla salute pubblica, Amc e un ente con sede in Texas, sono state lanciate successivamente da Wakefield e hanno ricevuto altri 1,6 milioni dalla coppia.

I Selz sono inoltre tra i 16 grandi finanziatori del già menzionato documentario Vaxxed, in circolazione dal 2016. È in quello stesso anno che la famiglia nei fatti creò l'associazione Ican con un gruzzolo originale di centomila dollari - l'83% dei fondi originali - l'anno dopo salito a oltre un milione, pari al 74% di tutte le donazioni.

La militanza finanziaria anti-vaccini dei Selz mette in ombra le loro attività filantropiche per l’arte, creando problemi di immagine per istituzioni di altissimo profilo. Il loro fondo hedge Selz Capital, fondato da Bernard nel 2003, ha un portafoglio valutato mezzo miliardo. Bernard è nel comitato dei garanti della Frick Collection e ha servito nel board del Walters Art Museum per anni. Al Brooklyn Museum ha finanziato una posizione di curatore di Arte Asiatica e alla Columbia University (dove aveva ricevuto una laurea in arte) una cattedra di arte medievale e un'altra di arte pre-colombiana. Bernard è anche tra i consiglieri dell’Institute for the Study of the Ancient World della New York University. La coppia, nell’insieme, ha donato a istituzioni che vanno dal Dallas Museum of Art al National Museum of the American Indian, dal Penn Museum of Archeology and Anthropology alla American Classic Orchestra, dal Jacob Burns Film Center al Livingston Center for Art and Culture in Montana.

Dal 1993 a oggi hanno versato 4,75 milioni al World Monuments Fund, dedicato alla salvaguardia di siti considerati patrimonio culturale e archeologico e dove Bernard Selz siede a sua volta nel board.

Questa “doppia vita” dei Selz potrebbe ora continuare ad avere ripercussioni, anche nel mondo della cultura e non solo della salute pubblica. Nel recente scandalo degli abusi nei farmaci oppioidi molte istituzioni culturali sono state spinte a restituire fondi e rompere ogni rapporto con la dinastia farmaceutica per eccellenza alle spalle di quelle sostanze, i Sackler. Chissà se musei e università finiranno sotto pressione per fare altrettanto nei confronti della dinastia anti-vaccini.

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