Le agenzie di viaggio chiedono soluzioni contro gli abusi delle low cost
Difficile organizzare le vacanze per i clienti perché le tratte possono essere cancellate improvvisamente
di Enrico Netti
2' di lettura
Non si ferma il confronto - scontro tra tour operator e compagnie low cost, con le prime che lamentano una serie di disservizi e problemi, tra cui ingiustificati rincari dei biglietti, cancellazioni di voli e di tratte. «Alcune compagnie aeree low cost tengono in ostaggio i cieli italiani, non cooperano con la filiera turistica, a partire da tour operator e agenzie di viaggio, monopolizzano aeroporti e tratte con politiche spesso schizofreniche e imprevedibili su voli e orari - dice Gabriele Milani, direttore nazionale della Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio -. Per giunta, stanno incrementando i prezzi in maniera del tutto ingiustificata rispetto ai costi, a partire dal carburante, più basso del 38% rispetto a un anno fa. Ecco perché abbiamo avviato un dialogo anche con il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per provare a dare soluzioni a una situazione che non aiuta il rilancio del settore turistico e del sistema Paese nel suo complesso». Milani ha incontrato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (Mit) lo staff del viceministro Galeazzo Bignami, cui fa capo la delega al trasporto aereo esponendo le difficoltà e le problematiche che incontrano gli agenti di viaggio e tour operator nel organizzare i voli per i clienti. «Abbiamo trovato una interlocuzione attenta e sensibile cui abbiamo chiesto l’apertura di un tavolo che metta assieme i due ministeri interessati, Turismo e Trasporti, le Regioni, i vettori low cost e le associazioni della filiera turistica. Bisogna studiare degli interventi che ristabiliscano una fisiologia di mercato - conclude Milani - e consentano agli operatori di programmare in modo affidabile l’offerta a beneficio dei clienti». Il problema è annoso e ogni anno la situazione sembra peggiorare. Da tempo Franco Gattinoni, presidente Fto, lamenta il comportamento dei vettori low cost che in alcuni casi decidono di sospendere i voli. È quanto ha fatto Ryanair cancellando dalle sue rotte lo scalo siciliano di Comiso mentre la possibilità di gestire in esclusiva alcune tratte permette alle low cost di praticare tariffe che non hanno nulla di low. In un dossier preparato da Fto emerge come le low cost abbiano il monopolio dei cieli in Italia: quasi i due terzi sono ad appannaggio di Ryanair il resto fanno capo a EasyJet, Wizz Air, Volotea. Secondo gli agenti di viaggio è la quota più alta in Europa, dove la media di voli operati dalle low cost pari al 32,5% e in Germania non si supera il 28%. In questo quadro i vettori low cost impongono tariffe “stellari” per voli a breve raggio come, per esempio, quelli tra Roma e la Sicilia dove a Pasqua i biglietti hanno superato i mille euro, quasi quanto una tratta intercontinentale. «Le agenzie viaggi – chiede Gattinoni – devono essere riconosciute quali interlocutori dalle low cost esattamente come i singoli passeggeri, considerando anche il fatto che esse non applicano alcuna maggiorazione di prezzo ai propri clienti, semmai, in maniera trasparente e in forma separata rispetto alla transazione relativa all'acquisto del biglietto, chiedono il riconoscimento di una fee minima per il servizio».
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