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I vini pugliesi si alleano nell’Unione dei Consorzi Doc (Ucovip)

Nata con 5 adesioni che rappresentano il 90% della produzione regionale, è già arrivata a 7 e ci sono le premesse perché entrino tutte le realtà regionali

di Domenico Palmiotti

Il Primitivo di Manduria Doc è primo per produzione in Puglia

3' di lettura

È nata con cinque consorzi ma è subito salita a sette associati, e probabilmente altri ancora potranno aggiungersene, la nuova Unione dei consorzi di tutela dei vini a denominazione di origine di Puglia (in sigla Ucovip).

«È stato costituito davanti al notaio un consorzio di secondo grado, l’Ucovip – dichiara il presidente Novella Pastorelli – per riunire tutti i consorzi così come ne esistono in Veneto, Abruzzo e Marche. Inizialmente eravamo i cinque consorzi che in Puglia detengono il 90 per cento del vino certificato, ma sono stata subito contattata per le adesioni dai consorzi di Nardó e del Tavoliere delle Puglie».

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A gettare le basi sono stati i big, ovvero Primitivo di Manduria, che è il più grande ed é guidato dalla stessa Pastorelli, Salice Salentino, Castel del Monte, Brindisi-Squinzano e Gioia del Colle, consorzi ai quali è riconducibile una produzione di 420mila ettolitri. Ve ne sono altri, inoltre, più piccoli, come “Cacc Mmitte” di Lucera (Foggia), «che probabilmente aderiranno anch’essi. La base sociale, che è già cresciuta, è destinata prevedibilmente ad ampliarsi. Alla fine aderiranno tutti».

Una strategia unica sui problemi comuni

«Tra consorzio di primo e secondo grado – prosegue Pastorelli – le prerogative sono le stesse. Il consorzio di secondo grado ha più una funzione di valorizzazione, promozione e tutela delle denominazioni associate ed ha lo scopo di rappresentare quelli che sono tutti i problemi che accomunano i consorzi. Mi riferisco, nello specifico, alle rese, al prezzo delle uve, alla deroga sulle rese, alla distillazione di crisi».

Venendo all’attualità più recente, osserva Pastorelli, «per la questione europea che ha avuto a che fare con le etichette e la dicitura ”il vino nuoce gravemente alla salute”, un conto è parlare come presidente dei consorzi di Puglia, che ha una determinata valenza, altro é intervenire come presidente di una singola realtà».

Novella Pastorelli, presidente Ucovip

In sostanza, quello che vuole fare il consorzio appena formato é un'azione di tutela larga sulle questioni di reciproco interesse. «Ci sono necessità che sono assolutamente comuni – osserva Pastorelli – perciò è necessario fare squadra e restare uniti con l’obiettivo di cercare delle soluzioni che siano condivise da tutti. Nel cda siedono tutti i presidenti dei consorzi di Puglia. La presidenza è unitaria, io sono stata eletta non perché a capo del consorzio più grande, e in futuro ci sarà anche una turnazione».

Più peso ai tavoli regionali e nazionali

Perché questo consorzio non è stato fatto prima? «Evidentemente – risponde Pastorelli – non c’era l’accordo prima. Una volta raggiunto, il nuovo organismo è nato. Che serve anche a realizzare un momento di condivisione con le istituzioni. Mentre i singoli consorzi si interfacciano con la Regione Puglia ma hanno una voce singola, adesso il consorzio di secondo grado ad un tavolo regionale o nazionale è sicuramente più rappresentativo».

Attualmente, dice Pastorelli allargando lo sguardo al settore, «c’è uno stallo sui vini rossi e riguarda tutti, italiani e internazionali. C’é in questo periodo una minore vendita di questa tipologia rispetto ai bianchi e ai rosati. Ci sono stati fattori che hanno rallentato la crescita dei rossi che possono essere anche le chiusure in determinate zone di guerra che magari avevano prima una maggiore propensione all'acquisto».

Previsioni sulla prossima vendemmia?

«Non ne faccio per il mio consorzio, quello del Primitivo di Manduria – risponde Pastorelli –. Abbiamo sì il fenomeno della peronospora, ma è a macchia di leopardo. Su 18 Comuni che fanno capo a noi, alcuni probabilmente ne hanno risentito, altri invece no. È presto per fare previsioni sia di resa in vigna che di prezzi. Dobbiamo aspettare fine luglio».

E sul Primitivo di Manduria, ospite nei giorni scorsi dell'evento “Forum in masseria” a Manduria (Taranto), il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, interpellato sulle giacenze ha detto: «Spero che si riesca a dare a questo vino il livello di export necessario ad eliminare le scorte. Il Primitivo lo porto sempre come esempio di una produzione di qualità che potrebbe affermarsi sul mercato ancor meglio di quanto si è fatto finora. Sulle fitopatie stiamo lavorando e investiremo anche di più con i centri di ricerca. Con tutte le risorse disponibili, andremo a compensare per quanto possibile i danni».

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