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Iata, a marzo traffico aereo passeggeri in ripresa nonostante l’aumento delle tariffe

L’incremento è stato del 76% su base annua, ma rispetto al marzo 2019 (prima del Covid) è negativo del 41,3%. Cina in rosso per il lockdown, poca incidenza del conflitto

di Mara Monti

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2' di lettura

Sarà la prima estate senza restrizioni al traffico aereo dopo due anni e mezzo di test anti-Covid, green-pass e passenger locator form. Dall’Europa agli Stati Uniti le prenotazioni sono in ripresa, un trend meno evidente verso l’Asia dove alcuni mercati, come la Cina e Hong Kong, applicano ancora pesanti restrizioni alla libera circolazione a causa del virus e dei lockdown.

Traffico in crescita ad eccezione della Cina causa virus

Secondo i dati della Iata (International Air Transport Association), a marzo la crescita è stata del 76% sul traffico totale rispetto al marzo 2021 quando ancora erano in vigore le restrizioni ai voli, ma se il confronto è fatto sul marzo 2019, l’anno precedente la crisi pandemica, è ancora negativo del 41,3 per cento. In ripresa anche la capacità offerta di posti da parte delle compagnie aeree (+56,5% sul marzo 2021), al di sotto del 35,5% rispetto ai livelli del marzo 2019.

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Il conflitto sta avendo un impatto sui paesi confinanti

Il conflitto in Ucraina non sta avendo un significativo impatto sul traffico passeggeri, a differenza del settore cargo, dal momento che i movimenti da e per l’Ucraina e la Russia, dove lo spazio aereo al momento è chiuso, contano per il 5,2% sul traffico internazionale. I paesi con il peso maggiore in termini di passeggeri trasportati nel 2021 sono Turchia, Cipro, Polonia e Bulgaria, mentre quelli confinanti come il Tajikistan e il Kyrgyzstan sono i più esposti, dal momento che il traffico dall’Ucraina e dall’Russia conta rispettivamente per l’86% e il 73 per cento.

L’aumento delle tariffe non pesa sulla domanda

La Iata resta ottimista sulla ripresa, convinta che neppure l’aumento delle tariffe a causa dell’incremento del costo del carburante per aviazione intaccherà la voglia di viaggiare dopo due anni di blocco, dal momento che i passeggeri potranno contare sui risparmi accumulati negli ultimi due anni.

«Con la rimozione delle barriere ai viaggi nella maggior parte dei paesi, stiamo finalmente registrando il tanto atteso aumento della domanda rimasta inespressa - ha spiegato in una nota il direttore generale della Iata, Willie Walsh -. Sfortunatamente, stiamo assistendo a lunghi ritardi in molti aeroporti con risorse insufficienti per gestire i numeri in crescita. Questo deve essere affrontato con urgenza per evitare di frustrare il ritrovato entusiasmo dei passeggeri per i viaggi aerei».

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