Identificati gli aggressori di Daisy Osakue: «Hanno agito per goliardia»
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Sono stati identificati dai carabinieri gli aggressori di Daisy Osakue. Si tratta di tre ragazzi italiani, denunciati per lesioni e omissioni di soccorso. La motivazione del gesto sarebbe riconducibile a mera goliardia.
I tre giovani, residenti a Vinovo, La Loggia e Moncalieri, sono stati identificati attraverso una complessa attività di indagine, che ha permesso ai militari dell'Arma di individuare la targa del Fiat Doblò da cui è partito l'uovo che ha colpito in pieno volto l'atleta italiana. L'auto, intestata al padre di uno dei tre giovani, aveva sulla fiancata destra residui di uovo.
Accompagnato in caserma, il proprietario ha spiegato che spesso l'auto veniva usata dal figlio 19enne. Quest'ultimo ha confessato almeno sette lanci di uova negli ultimi due mesi e ha fatto il nome dei due amici. Anche loro, convocati in caserma, hanno ammesso le proprie responsabilità.
«I miei assistiti sono ragazzi normali. Né loro, né i genitori hanno mai avuto problemi con la giustizia. Hanno realizzato le conseguenze del loro gesto leggendo i giornali e guardando la tv al mare, dove sono andati dopo l'episodio». Così l'avvocato Alessandro Marampon, che difende i tre giovani. «Si sono spaventati, hanno pensato anche di costituirsi - prosegue il legale - ma gli inquirenti li hanno preceduti. Ora sperano che Daisy non abbia conseguenze, né fisiche né professionali, a causa del loro gesto».
Uno degli aggressori figlio di un consigliere Pd
«Se verrà dimostrato che il razzismo non c'entra niente e che addirittura, come pare, il primo di questi cretini è il figlio di un consigliere comunale del Pd, c'è qualcuno che deve chiedere scusa e fare silenzio per il prossimo mese». Questo il commento del ministro dell'Interno, Matteo Salvini.
«Nessuno rinfaccerà al nostro consigliere l'accaduto. Quanto accaduto esula da un discorso politico e sarebbe davvero poco edificante». Gianfranco Guerrini, sindaco di Vinovo, difende così il consigliere comunale del Pd, padre di uno dei giovani denunciati. «Si tratta di un'ottima famiglia, impegnata in politica e nel sociale - aggiunge il primo cittadino -. I ragazzi, però, ogni tanto non accendono il cervello e fanno azione di una totale idiozia».
Sindaco Moncalieri: restiamo accanto a Daisy
«Sono stato informato dai carabinieri di Moncalieri che sono stati individuati gli aggressori di Daisy. Ringrazio il maggiore De Siena e i suoi uomini per avere assicurato alla giustizia gli autori dell'episodio, che ha ferito tutta la nostra Comunità». Lo scrive su Facebook il sindaco di Moncalieri, Paolo Montagna.
«Rimaniamo accanto a Daisy - aggiunge il primo cittadino - e al suo sogno di partecipare agli europei di Berlino della prossima settimana - ancora oggi incerto per i danni subiti alla cornea - e agli altri concittadini che sono stati colpiti, fortunatamente senza danni fisici, prima di lei».
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