Boom Lega: il 17% dei voti «rubati» a M5S, il 14% all’astensione e il 10% a Forza Italia
di Mariolina Sesto
2' di lettura
A scrutinio ultimato il verdetto è ormai chiaro: la Lega è passata dal 17,4% delle politiche 2018 al 34,3% delle europee di ieri. Da dove arriva quel 16,9% di voti in più conquistato tra l’una e l’altra elezione? La risposta è nei flussi elettorali calcolati da Swg. I voti in più ottenuti dalla Lega vengono in parte da M5s, in parte dall’astensione, in parte da Forza Italia e persino (in misura minore) da Fdi e dal Pd.
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La scomposizione del voto leghista
Il 52% degli elettori leghisti di ieri aveva votato Lega giù alle politiche 2018. Quale era stato il comportamento del restante 48%? Il 17% diquesti aveva votato il Movimento Cinque stelle, il 14% si era astenuto e il 10% aveva votato Forza Italia.
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E ancora il 2% aveva votato Fratelli d’Italia e, a sorpresa, un altro 2% aveva scelto il Pd. Dunque la Lega prosciuga M5s e Fi e convince una buona fetta di astenuti.
Il Pd mantiene i suoi voto e recupera da M5s e sinistra
Quanto al Pd, passa dal 18,7% del 2018 al 22,7% di ieri. Il nuovo elettorato Dem è composto per il 68% da ex elettori Pd, per il 10% da vecchi astensionisti, per il 7% da ex elettori M5s, per il 6% da vecchi elettori di Leu e per il 4% da elettori di +Europa
Dove sono andati i voti M5s
I delusi di M5s si sono rifugiati nell’astensione o sono stati conquistati da Salvini. Passando dal 32,7% delle politiche al 17,1% delle europee, il Movimento Cinque stelle ha lasciato sul terreno il 15,6%. Ecco dove è andato questo tesoretto di voti: il 38% ha confermato il voto al M5s, un altro 38% è rimasto a casa, il 14% ha votato Salvini, il 4% ha scelto il Pd e il 6% altri partiti.
Astensione e Lega spingono Fi sotto il 10%
Batosta per Forza Italia che passa dal 14% delle politiche all’8,8% delle Europee. In questo caso, il 42% dell’elettorato aveva già votato per il partito di Silvio Berlusconi, il 27% si era stenuto, il 20% aveva votato Lega il 6% Fratelli d’Italia e il 5% altri partiti.
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