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Il cambiamento climatico rende strategiche le assicurazioni

Quest'anno sono sette i gruppi assicurativi presenti nella classifica del Sole 24 Ore-Statista. Nel 2022 Generali ha raccolto 20 miliardi di premi su soluzioni assicurative con componenti Esg

di Federica Pezzatti

(REUTERS)

2' di lettura

Che il settore assicurativo giochi un ruolo chiave nella transizione green lo ha ribadito anche il recente report Ocse «Enhancing the insurance sector’s contribution to climateadaptation». Cresce il peso dei danni causati dal clima e il surriscaldamento potrebbe portare a rendere certi rischi quasi inassicurabili. Il tema è in agenda da tempo anche se guerra e inflazione stanno mettendo il bastone tra le ruote.

Quest’anno sono sette (pari al 3%) i gruppi assicurativi presenti nella classifica Leader della sostenibilità della società tedesca Statistica realizzata con Il Sole 24 Ore, con due new entry: Reale Mutua e Itas Assicurazioni non presenti nella precedente graduatoria. Due gruppi che, essendo mutue, hanno del resto sempre avuto particolare attenzione a soci e territorio.

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Tra le rinconferme in classifica c’è Generali che lo scorso anno ha raccolto circa 20 miliardi di premi su soluzioni assicurative con componenti Esg (+12% sul 2021) e che mira a coinvolgere anche tutta la popolazione aziendale (circa 82mila dipendenti) nel modello People, Planet, Profit. «L’Esg è ormai nel Dna del gruppo – spiega Lucia Silva, group chief sustainability officer Generali –. A livello di governance con il rinnovo del board, lo scorso anno è stato introdotto un Comitato Innovazione e Sostenibilità sociale e ambientale e a settembre 2022 la direzione di “group Sustainability” è entrata nell’ambito delle responsabilità del General manager. Con riferimento ai sistemi di incentivazione inoltre, la recente assemblea degli azionisti del 28 aprile ha approvato sia il long term incentive plan di gruppo 2023–2025 sia il piano di azionariato per i dipendenti collegandoli anche a obiettivi strategici di sostenibilità – continua Silva –. Vogliamo promuovere una cultura di ownership ed empowerment attraverso la partecipazione dei dipendenti alla creazione di valore sostenibile del gruppo». Gli obiettivi Esg collegati alla remunerazione si riferiscono alla presenza femminile in posizioni di responabilità alla riduzione delle emissioni di CO2 delle operazioni di gruppo nonchè alla crescita dei premi delle soluzioni con componenti Esg».

Riconfermata tra i leader di sostenibilità anche Unipol che con il piano strategico 2022-2024 “Opening New Ways” ha previsto un obiettivo di 1,3 miliardi di euro investiti a sostegno dell’Agenda 2030 entro il 2024. «Il piano si sta concretizzando in una serie di progetti che rispondono alla crescente preoccupazione per il cambiamento climatico grazie a un’offerta di prodotti orientati a ridurre le emissioni di CO2 soprattutto nella mobilità, oltre a servizi dedicati alla prevenzione sanitaria, fondamentale per creare valore condiviso», spiega Marisa Parmigiani, head of sustainability & stakeholder management del Gruppo Unipol. Gli investimenti alternativi (private equity, real asset e hedge fund) selezionati anche con screening socio-ambientali e di governance sono cresciuti del 34,5% nel 2022. In aumento del 35,8% anche gli investimenti per il contrasto al cambiamento climatico, per la tutela dell’ambiente e degli ecosistemi terrestri, marini e di acqua dolce.

Presenti nella classifica generale anche riconferme come Helvetia Italia, Vittoria assicurazioni e Sara Assicurazioni.

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