Il Cammino delle Pievi della Carnia
Da Illegio a Zuglio, venti tappe per 260 km uniscono le 11 Pievi dell’area con i loro affreschi rinascimentali firmati da Gianfrancesco da Tolmezzo
di Maria Luisa Colledani
1' di lettura
Venti tappe per 260 chilometri, 10mila metri di dislivello e quindici giorni pieni di boschi, pievi, sentieri, cjarsons e qualche buon formaggio di malga. La Carnia ha il suo Cammino: è il Cammino delle Pievi (camminodellepievi.it) che, come un filo d’Arianna, unisce le 11 Pievi dell’area, avamposto dell’evangelizzazione della montagna friulana e, all’epoca della fondazione, fra V e X secolo, vere entità giuridico-religioso-sociali.
Prima tappa: San Floriano a Illegio
La partenza è da Imponzo, per raggiungere la Pieve di San Floriano a Illegio, e proseguire poi per Cesclans, Villa Santina e Socchieve dove la chiesa di San Martino è fasciata dagli affreschi rinascimentali di Gianfrancesco da Tolmezzo. Si prosegue, sempre per boschi, verso Forni di Sotto (fermatevi a San Lorenzo) e Forni di Sopra. Dopo la visita agli affreschi rinascimentali in San Floriano, pranzo all’Albergo Nuoitas: Pierluigi-Pili è un fuoriclasse nei piatti a base di cervo. È tempo di salire verso le Dolomiti friulane. Casera Tartoi, poi Casera Tragonia, dove Daniele e Adounis Cedolin sono ospiti accoglienti e sinceri, in mezzo ai pascoli alti e ai rododendri in fiore. Ecco Sauris, con la sua lingua alto-tedesca, le sue case in legno, la sua birra saporita.
Le alte vette fra Sauris e Sappada
Il Cammino prosegue, attraverso il Rifugio Tenente Fabbro, il De Gasperi e la bellezza delle creste, verso Sappada, Pesariis, Prato Carnico, Ovaro, Timau, Paluzza e Paularo. Per chiudersi alla Pieve di San Pietro di Zuglio, armonia bianca nella luce avvolgente dell’estate.
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