Il caso Mantova, la rigenerazione urbana che parte dall’istruzione
Una scuola come un centro di ricerca, spazi per una comunità per disabili, alloggi protetti, una casa della memoria e aree verdi, attrezzate anche per lo sport
di Paola Pierotti
2' di lettura
Quando la scuola è volano di un’operazione di rigenerazione urbana. Con il nuovo anno scolastico, apre le porte il nuovo Istituto tecnico economico e tecnologico Andrea Mantegna di Mantova: 8.800 mq di superficie, 36 aule e 11 laboratori, frutto di un intervento di restauro e recupero funzionale portato a termine dal team di progettazione guidato da Covino+Multari e Rina (con Icaro, Sparacio&Partners e l'ingegner Lorenzi) nell’ambito del piano Mantova Hub. Un’opera da 12 milioni di euro, fortemente voluta dal sindaco Mattia Palazzi che ha avviato l’iniziativa già nel 2016 quando Mantova è stata capitale della cultura.
La valorizzazione
Dalla valorizzazione di quella che è stata una fabbrica di ceramica, una fabbrica della cultura, spazi formativi per 900 studenti con laboratori di chimica, data science, fabbricazione digitale e microscopia. Al piano terra sono previste le funzioni di accoglienza, spazi a doppia altezza con ambiti per la didattica e la formazione, aree di ristoro e relax, una sala insegnati, le aule, i locali per gli assistenti Ata, oltre a locali tecnici di piano e servizi. Al piano primo ci sono tutti gli uffici di gestione dell’istituto, sala insegnanti, laboratori, archivi, oltre naturalmente, come previsto per ogni piano, blocchi per i servizi, area relax e aule. Salendo, al secondo piano oltre alle aule e ai blocchi servizi igienici, sono presenti le aule speciali o laboratori didattici. Al terzo, dove insiste uno spazio completamente voltato di altezza di 5,5 metri, è previsto il posizionamento di altre aule e sale speciali o laboratori.
L’intervento
Restauro, architettura contemporanea ma anche arte e grafica: l’intervento è arricchito da un lavoro sulle colonne interne del grande spazio centrale realizzato dagli artisti Aris e Ciredz curato dell'associazione Il Cerchio e le Gocce in collaborazione con Caravan SetUp. Siamo nella zona est di Mantova dove prenderà vita un nuovo distretto, un quartiere innovativo con una scuola appunto, un centro di ricerca, spazi per una comunità per disabili, alloggi protetti, una casa della memoria e aree verdi, attrezzate anche per lo sport. Lo studio Corvino+Multari ha vinto con Rina per l'ingegneria l’intera progettazione del Mantova Hub, sulla base dello schema urbanistico del Comune redatto con consulenza di Stefano Boeri. Ottenuti i finanziamenti con il piano Periferie è decollata la gara internazionale di progettazione e oggi si apprezzano i primi risultati. L’edificio che ospita la nuova scuola è stato recuperato integralmente, essendo un immobile vincolato, in collaborazione con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova. Sul fronte della sostenibilità, ancora, l’istituto superiore rispetta i criteri minimi ambientali e la sostenibilità energetica, con scelte tecnologiche che contribuiscono a rendere più sicuro l’ambiente scolastico garantendo agli utenti l’accesso a un edificio sicuro, efficiente da un punto di vista energetico e lavorativo ottimale.
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