Il Catullo si struttura su scala internazionale
di Valeria Zanetti
2' di lettura
Varato nel luglio scorso, il Progetto Romeo costituisce il principale intervento sul terminal dell’aeroporto Catullo di Verona che verrà completato entro il 2024, per un investimento che supera i 68 milioni, reso possibile anche dal recente aumento di capitale di 35 milioni deliberato dai soci (oltre a Save anche Camera di Commercio, Provincia e Comune di Verona, Provincia Autonoma di Trento, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia di Brescia e Fondazione Cariverona, ndr). Il piano riguarda la riqualificazione e l’ampliamento del terminal partenze, la cui superficie passerà dagli attuali 24.840 a 36.370 metri quadrati, a cui si aggiungerà la ristrutturazione di oltre 10mila metri quadrati di aree già esistenti. L’obiettivo è di arrivare alle Olimpiadi di Milano-Cortina del 2026 con una infrastruttura all’altezza dell’appuntamento internazionale, capace di rispondere ai flussi di 5milioni di passeggeri l’anno. Per ora si è conclusa la manutenzione della pista di volo e di alcuni raccordi, inclusi la segnaletica orizzontale e i dispositivi luminosi. I lavori costituiscono la fase finale di un intervento complessivo da circa 10milioni, che si aggiungono ai 16milioni impiegati dal 2016 al 2019. Il clou tuttavia riguarderà la riqualificazione della hall check-in, dove i banchi accettazione passeranno da 40 a 46 comprensivi di postazioni self check-in e self baggage drop; la realizzazione di nuove sale d’imbarco al primo piano (dagli attuali 13 ai 19 gate di imbarco), di un nuovo sistema Bhs, per lo screening dei bagagli da stiva di ultima generazione, di nuovi controlli di sicurezza al primo piano. La nuova infrastruttura sarà realizzata con attenzione alla sostenibilità ambientale, alta manutenibilità e risparmio energetico. Sono state scelte tecnologie di ultima generazione e qualità dei materiali per abbassare molto il fabbisogno energetico degli edifici (meno 80.000 kWh all’anno grazie al fotovoltaico), ridurre le emissioni di Co2 di circa 700 tonnellate l’anno e risparmiare complessivamente oltre 1,2 milioni di kWh all’anno grazie all’efficientamento energetico. L’appalto principale è stato affidato al raggruppamento temporaneo di imprese costituito da Itinera di Tortona - parte del Gruppo Gavio specializzata in gradi opere infrastrutturali - Leonardo con sede a Roma, leader nell’aerospazio, difesa e sicurezza e la veronese Euroimpianti Srl di Valeggio, da 30 anni dedita alla progettazione e realizzazione di impianti ad alto contenuto tecnologico. Le aspettative per il dopo Covid sono buone: nonostante la pandemia, i dati di traffico da gennaio a settembre sottolineano la capacità di ripresa dello scalo che ha recuperato il 40% del traffico sul 2019, a fronte di una media nazionale di recupero del 35%.
loading...