ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùPrato

Il Centro Pecci licenzia ma prevede di chiudere il 2023 in pareggio

Da sempre la gestione operativa è troppo dipendente dai contributi pubblici, conclude il 2022 in rosso per 330mila euro

di Maria Adelaide Marchesoni

3' di lettura

Il Centro Pecci, ovvero la Fondazione per le arti contemporanee in Toscana Centro Pecci, è nell'occhio del ciclone dopo aver licenziato due dei 18 dipendenti “per risanare il bilancio”.
Il livello della retribuzione dei due dipendenti definiti “non apicali”, secondo indiscrezioni uno era addetto al public program e l'altro aveva un ruolo amministrativo, certamente non aiuterà a risanare un bilancio che nel 2022 ha chiuso con una perdita di oltre 330mila euro.
La Fondazione, presieduta dal dicembre 2019 da Lorenzo Bini Smaghi, necessita infatti di un ripensamento dei piani operativi per arginare la costante riduzione dei proventi pubblici per favorire e promuovere un maggior coinvolgimento economico dei privati.

I conti 2022 e i crediti per liberalità

I motivi che hanno portato al pesante deficit del 2022 dopo un 2021 che risentiva, benché in minima parte, ancora degli effetti della pandemia ma aveva chiuso con un avanzo di circa 26mila euro, vanno ricercati in un mancato incasso di contributi. Nei conti 2022 del museo “non sono entrati” i contributi di competenza dell'esercizio per un ammontare complessivo di 335.122 euro, erogati nei primi mesi di quest'anno rispettivamente da Regione Toscana (184.153 euro), terzi (37.219) e Ministero dei Beni Culturali (113.750). Pertanto, numeri alla mano, se gli enti pubblici e i terzi avessero provveduto a versare per tempo queste risorse nel conto economico del bilancio 2022, la Fondazione avrebbe evidenziato un sostanziale pareggio.
Arteconomy24 ha interpellato i vertici della Fondazione per avere maggior dettagli ma non ha avuto al momento alcuna risposta.

Loading...

La dipendenza dagli enti pubblici

Ma è noto che l'attività della Fondazione dipende in misura elevata dai contributi del Socio Fondatore Promotore, Comune di Prato, e del Socio Sostenitore, Regione Toscana, dinamica che implica una gestione operativa troppo vincolante per la programmazione artistica del museo. A fine 2022 a fronte di 2,67 milioni di proventi i contributi pubblici ammontavano a 2 milioni con un'incidenza pari al 77%. Va segnalato che nel 2022 la Regione Toscana ha aumentato il proprio contributo annuale rispetto al 2021 di 50.000 euro e un ulteriore sostegno economico è stato dato per la catalogazione dell'Archivio di Lara-Vinca Masini dalla Presidenza della Regione Toscana. Nel 2021 il contributo della Regione Toscana aveva subito una riduzione del 26% a 635mila euro in quanto l'ente pubblico ha dovuto far fronte ad altri impegni derivanti dall'emergenza sanitaria Covid. Questa dinamica unitamente ad un contesto economico difficile per il rincaro dei costi energetici è stata più evidente nel 2022 quando questi costi sono triplicati e hanno determinato un intervento sul piano espositivo, con l'annullamento di tre mostre, e alla ricollocazione al 2023 dell'apertura della collezione.
Il disavanzo, si legge nella relazione, verrà ripianato nel corso dei prossimi anni con azioni che prevedono tra l'altro “l'elaborazione di un piano di ristrutturazione volto a diminuire i costi interni”, che, in sintesi, prevede oltre ad un nuovo impianto con lampade a LED, un terzo giorno di chiusura degli spazi museali, la richiesta al MiC dei ristori per le spese sostenute nel 2022 a causa delle caro bollette (+300% pari a un aumento di 202.000 euro) e, infine, anche “lo sviluppo di progettualità volte ad aumentare la presenza di capitali privati”.

Budget 2023

Il bilancio di previsione indica un sostanziale pareggio ed evidenzia tra gli altri costi oneri straordinari per 50 mila euro relativi ad accantonamenti stanziati per far fronte alle cause “in corso”.

Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti