Il ceo Labriola: «Tim in Borsa vale meno delle sue componenti. La rete? Entro l’estate il piano per lo scorporo»
I ricavi «dipendono da quattro aree molto diverse, tenerle insieme a ogni costo genera confusione e deprime la valutazione del gruppo: vogliamo renderle autonome, focalizzarci e migliorarne i risultati. Non è uno spezzatino»
di Fabio Tamburini
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«Gli azionisti, tutti gli azionisti, ci chiedono di lavorare a migliorare le performance del titolo. Noi lo stiamo facendo e ci crediamo. Questo è l’obiettivo del piano triennale, che realizzeremo cambiando sia il modello di gestione sia l’assetto societario». Pietro Labriola, da cinque mesi rientrato dal Brasile, dove per sei anni ha guidato il gruppo con risultati eccellenti, e da due mesi amministratore delegato, racconta come Tim sta cambiando pelle per la svolta necessaria «a una valorizzazione...
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