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Il colore della verità nella pittura di materiali di Jannis Kounellis

La mostra dedicata all’artista italo-greco è visitabile alla Cardi Gallery di Milano, fino al 22 dicembre

di Veronica Costanza Ward

2' di lettura

Nella grande scatola bianca del primo piano Cardi Gallery le opere di Kounellis sembrano uscire dalle pareti. L’alternanza chiaro-scuro è parte dell’efficacia dell’esposizione e il linguaggio dei materiali è un racconto continuo da un quadro a quello successivo.
Una selezione tra le produzioni di rappresentante centrale dell’Arte Povera, i pezzi creati nel 1991 cui l’artista è particolarmente legato. Una serie che però non lo è, sette pezzi, sette pannelli di metallo attraversati da ’scritture’ di carbone disposte in linea scrivono un alfabeto sconosciuto e primitivo, rupestre.

Se lui stesso definisce le sue opere quadri e per se stesso rivendica il mestiere di pittore (definizione da cui non si è mai allontanato), è evidente che la materia è il suo colore, la disposizione della materia il suo stile.

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Un’opera di sostituzione

L’opera di Kounellis, fin dagli anni ’60 e in modo evidente in questa mostra, compie un’opera di sostituzione che trasforma l’arte pittorica, sottraendola a schemi e tradizione e consegnandola alla modernità attraverso l’utilizzo di materiali di uso quotidiano, materiali a disposizione e indicativi dell’epoca.

Una rivoluzione espressiva che condivide con altri grandi del suo tempo (Alberto Burri, Lucio Fontana, Jackson Pollock) e più che mai contemporanea.Le installazioni di Kounellis portano con sé e propongono una riflessione sulla situazione umana, nella sofferenza e il peso del destino. La densità, il peso e il colore e la ‘verità’ dei materiali parlano allo spettatore in modo diretto, mettendolo davanti alle trasformazioni della materia, consegnandolo a un’esperienza sensoriale, fisica, reale.Negli anni novanta Kounellis ha ritrovato una nuova forza, dopo un periodo di delusione e disincanto legato alla sottomissione dell’Arte Povera alle logiche commerciali, abbandona l’uso di animali vivi e materiali in trasformazione e ritrova il significato intimo della sua arte in una dimensione più meditativa e consapevole di dialogare con le generazioni future e così lo ritroviamo in questa esposizione.

Il bello da materiali sacrificati

La mostra, come l’opera del pittore italo-greco, non manca però di una dichiarazione estetica esplicita e comprensibile, la bellezza della materia e la sua versatilità, la possibilità di costruire il bello da materiali sacrificati.Le sette opere untitled, sono parte di un gruppo di opere che negli anni, in maniera frammentaria, hanno preso parte a svariate esposizioni, rimanendo sempre di proprietà dell’artista e poi dell’Estate Kounellis. La scelta espositiva di Cardi, in collaborazione con la proprietà delle opere, disposte senza un criterio predefinito, isola e accende la serie (che non lo è) in un ambiente in cui lo spettatore non può non coglierne la potenza individuale e dialogante allo stesso tempo.

Jannis Kounellis, Cardi Gallery, Milano, fino al 22 Dicembre 2023


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