CLASSIFICA

Il Connaught di Londra è il miglior bar del mondo, con dream team italiano

Il locale è guidato da Agostino Perrone, Director of Mixology, e Giorgio Bargiani, Head Mixologist, e Maura Milia, Bar Manager cagliaritana.Tra i miglior cocktail bar anche 2 locali in Italia a Milano e a Roma

di Maurizio Maestrelli

Il dream team del Connaught

3' di lettura

Se il 1992 è stato l'annus horribilis per Elisabetta II, il 2020 si avvia a essere certamente l'annus horribilis per i cocktail bar di tutto il mondo o quasi. Gli effetti economici della pandemia si stanno infatti facendo sentire, un po' dappertutto, proprio su quelle attività che lavorano principalmente la sera e tra lockdown, coprifuoco e contingentamenti vari il rischio sempre più concreto è che alla ripartenza, quando prima o poi si verificherà, in parecchi avranno gettato la spugna. In un anno del genere la sempre tanto attesa, prestigiosa e ambita, classifica dei World's 50 Best Bars parrebbe sembrare quasi fuori luogo. In realtà, le visite effettuate dai circa 540 esperti internazionali sono state effettuate tra gennaio 2019 e marzo 2020 ovvero in tempi pre-Covid, ergo i risultati non risentono degli effetti provocati dalla pandemia.

Risultati più che buoni per i locali italiani che pur passando da cinque a quattro presenze, nella classifica “lunga” dei Top100 vedono migliorare nettamente la posizione di quello che appare essere il miglior cocktailbar d'Italia ovvero il 1930, lo speakeasy milanese salito dalla quarantaquattresima posizione alla venticinquesima. Oltre a lui ha guadagnato molte posizioni il Drink Kong di Roma, dall'ottantaduesimo al quarantacinquesimo posto, e due sono pure le new entry, anche qui divise equamente tra il capoluogo lombardo, con Officina, e la capitale, con Freni e Frizioni. Insomma, non ci si lamenta sebbene siano spariti dalla Top100 locali che hanno fatto la storia del bartending tricolore come il milanese Nottingham Forest e il romano Jerry Thomas Project. Tuttavia il discorso vale finche si parla di locali che hanno sede in Italia, perché se si parlasse di bartender italiani il discorso cambierebbe radicalmente. Già, perché al primo posto dei 50 Best Bars 2020 si è piazzato il londinese Connaught Bar.

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La squadra italiana

Muri britannici ma stile italiano perché il locale è infatti guidato da Agostino Perrone, Director of Mixology, e Giorgio Bargiani, Head Mixologist, con un team di compatrioti, a partire dalla giovane Maura Milia, Bar Manager cagliaritana, che dal 2010 hanno mantenuto il Connaught praticamente sempre tra i primi dieci bar del mondo. «Questo traguardo significa tantissimo, per me, per il mio team, per il bar, ma anche per il settore dell'ospitalità, e in particolar modo dell'ospitalità italiana, che continua a far scuola in tutto il mondo», è stato il primo commento di Perrone. «Il nostro settore ha affrontato serie difficoltà quest'anno e, mentre accogliamo questo importante riconoscimento, siamo anche consapevoli che molti di noi hanno ancora grandi ostacoli da sormontare». Gli ostacoli, esatto, anche Londra è in lockdown per quattro settimane, fino al primo dicembre, e fino a quella data il Connaught Bar può festeggiare solo in maniera virtuale come virtuale è stata anche la cerimonia di premiazione.

Tempi duri questi per i professionisti dello shaker, soprattutto per i tanti bar manager che sono anche imprenditori nella propria attività. Un settore che da direttamente lavoro a decine di migliaia di persone e, indirettamente, ad altrettante decine di migliaia di fornitori, tutti accomunati da un destino che al momento appare quantomeno nebuloso. La vittoria di Perrone & Company tuttavia conferma che l'ospitalità italiana, un termine che comprende il bartending ma che non si limita a questo, ha classe e professionalità da vendere. Sarebbe opportuno difenderla in qualche modo.


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