Il Consiglio dei ministri approva il decreto sull’autonomia del Coni
«La decisione di oggi fuga ogni dubbio e risolve il problema dell'indipendenza del Coni lasciato aperto dalla riforma del 2019», spiega il ministro dello sport Vincenzo Spadafora
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Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge sull’autonomia del Coni. Il provvedimento arriva a 24 ore dalla riunione del comitato esecutivo del Cio che avrebbe potuto comminare sanzioni importanti allo sport italiano. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha appena informato al telefono il n.1 dello sport mondiale, Thomas Bach, dell'approvazione del decreto da parte del consiglio dei ministri, assicurandogli che, con questa legge, l’autonomia dello sport italiano «è salva». Soddisfazione ha espresso il presidente del Comitato olimpico internazionale. Ora l’ultima parola spetta al Parlamento in sede di conversione.
La controversia tra Italia e Cio si stava trascinando da due anni a causa della questione della conformità della legge di riforma dello sport italiano rispetto ai principi sanciti dalla Carta olimpica, in particolare sui temi dei finanziamenti e della governance. Il Comitato Olimpico internazionale stava seriamente valutando di sanzionare l'Italia nella riunione prevista per domani, 27 gennaio , privando la delegazione azzurra di inno e bandiera alle prossime Olimpiadi di Tokyo. «Ma la decisione di oggi fuga ogni dubbio e risolve il problema dell'indipendenza del Coni lasciato aperto dalla riforma del 2019», spiega il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora.
Il decreto dota, inoltre, il Coni di un suo specifico personale, «per l'espletamento dei compiti relativi al proprio funzionamento e alle proprie attività istituzionali». Nel decreto, apprende l’Ansa, si legge che il Comitato olimpico nazionale potrà contare su un massimo di 165 dipendenti, tra i quali 10 dirigenti.
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