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Il controverso tesoro di Heidi Horten all'asta: lo spettacolare rubino da 26 kt

Capolavori all’incanto da Christie’s della star, filantropa, collezionista e donna più ricca dell’Austria. Tra questi anche il rarissimo The Sunrise Ruby, uno spettacolare rubino taglio cuscino.

di Alba Cappellieri*

BULGARI ALTA GIOIELLERIA Lotto 74. Bracciale in oro giallo con diamante taglio brillante a cuscino (32,23 ct), smeraldi buff-top quadrati, diamanti taglio baguette e tondo, diamanti gialli tondi. Stima 320.000 – 500.000 CHF. ©Christie’s

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Collezionisti, mercanti e maisons di alta gioielleria sono in fermento per quella che si annuncia come l'asta di gioielli del secolo, che si terrà da Christie's a Ginevra e online in quattro diversi appuntamenti. Con The World of Heidi Horten: an unparalleled collection of jewelry , Christie's mette all'asta una delle più importanti collezioni private di gioielli di tutti i tempi, per la rarità delle gemme, per la creatività del design, per la manifattura preziosa dei capolavori di Van Cleef & Arpels, Cartier, Bulgari, Tiffany, Harry Winston, che mai si sono visti di tale qualità e quantità in una singola asta.

Il valore dei 700 gioielli in asta stabilirà un record di vendite difficile da eguagliare, considerando che soltanto nel primo appuntamento del 10 maggio i 96 lotti aggiudicati, su 700, hanno raggiunto i 138,344,700 milioni di franchi, superando il record di 137 milioni di dollari della celeberrima asta dei 400 gioielli di Elisabeth Taylor del 2011, un benchmark ritenuto fino ad ora imbattibile. Ma se la passione della star hollywoodiana per i gioielli era ben nota, della collezione di Heidi Horten non si conosceva nulla, neanche tra gli specialisti del settore. L'unica indiscrezione era trapelata nel 2018, quando all'asta ginevrina degli ultimi gioielli di Maria Antonietta, il lotto più bello, un'enorme perla barocca con diamanti, era stato venduto a uno sconosciuto per 36 milioni di dollari, per poi riapparire, poco dopo, al collo proprio dell'elegante signora Horten. La sua riservatezza è confermata dal responsabile gioielli di Christie's Milano, Leo Criaco, per cui «fino al 2018 nemmeno noi, che pure abbiamo collaborato spesso con lei, avevamo idea della vastità e dell'importanza della sua collezione»..

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I gioielli della bellissima e biondissima Mrs Horten hanno squarciato il velo sulla donna più ricca dell'Austria, filantropa e collezionista che, prima di morire nel 2022, ha donato un museo di arte contemporanea a Vienna, con una selezione di dipinti dei maestri della storia dell'arte moderna che nessun'altra istituzione austriaca e forse anche internazionale può vantare: da Klimt a Schiele, da Chagall a Picasso, Warhol, Richter, Baselitz.

La generosa filantropia di Mrs Horten tanto nel campo dell'arte quanto nel gioiello non è bastata, però, a sopire le polemiche e il dissenso che aleggiano su questa asta, rischiando di inficiarne il successo a causa delle simpatie politiche del primo marito. Helmut Horten, che incontrò la diciasettenne Heidi Jelinek nel 1958 e la sposò nel 1966, era vicino al regime e le sue acquisizioni di aziende di ebrei durante la guerra risultano ben documentate. Per questa ragione numerose organizzazioni ebraiche, con il sostegno della WFDB, The World Federation of Diamond Bourses, e del The New York Times, hanno chiesto a Christie's di annullare l'asta. Alle rimostranze il Ceo, Guillaume Cerutti, ha risposto dicendo che «non è mai stata intenzione di Christie's nascondere informazioni sugli affari, del resto ben documentati, del signor Horten durante il Nazismo. Tutti i proventi della collezione andranno alla Heidi Horten Foundation, istituita nel 2021 per sostenere la Heidi Horten Collection, nonché la ricerca medica, il benessere dei bambini e altre attività filantropiche che ha sostenuto per molti decenni.Da parte nostra, Christie’s darà un contributo significativo dei proventi dell’asta alle organizzazioni che promuovono la ricerca e l'informazione sull’Olocausto».

Rubini, diamanti, zaffiri, smeraldi: una galleria di pietre uniche all'incanto

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Se le origini della collezione suscitano delle più che condivisibili perplessità, la sua qualità e unicità sono indubitabili. «Ciò che rende questa collezione unica – afferma Max Fawcett, Head of Jewellery di Christie's - è la varietà e la qualità delle gemme preziose». Heidi Horten ha collezionato oggetti straordinari, gemme rarissime, creazioni di alta gioielleria che hanno segnato lo stile di un'epoca. Tra questi il rarissimo “The Sunrise Ruby”, un anello di Cartier con uno spettacolare rubino taglio cuscino, che pesa 25,59 carati e ha un colore rosso sangue di piccione saturo e avvolgente. Altra gemma rarissima è il celebre diamante Briolette of India, un enorme diamante taglio briolette di 90,36 carati dalla storia antica, essendo stato acquistato da Cartier nel 1909 e poi ricomprato da Harry Winston nel 1946, venduto a un Maharaja indiano nel 1947, ricomprato da Harry Winston e venduto alla signora Horten nel 1971, con una collana trasformabile di diamanti marquise e platino, con cui lei è stata più volte immortalata negli anni della sua splendente gioventù e aggiudicato per 6.337.000 franchi.

Dei 700 gioielli 100 sono di Bulgari, inclusa una spettacolare collana di diamanti, zaffiri e smeraldi, con al centro un diamante taglio brillante da 46,56 carati battuto per 1.436,500 franchi. Originariamente venduto da Cartier nel 1975 quando era incastonato in un anello, il diamante fu successivamente acquisito da Harry Winston e poi rimodellato in una collana da Bulgari, da cui la Horten lo acquistò nel 1994. «L’esplosione di colori lo rende un vero e proprio pezzo wow», sostiene Fawcett. «Il design geometrico, caratterizzato da diamanti taglio baguette e zaffiri e smeraldi taglio cabochon, è un'icona della maison romana».

Heidi Horten indossa la sua importante collana di perle.©The Heidi Horten Foundation

Attraverso i suoi gioielli possiamo conoscere i gusti di Heidi Horten, la sua passione per l'arte, la sua ricerca di perfezione, la sua eleganza sussurrata. L'asta rivela anche il suo colore preferito, senza dubbio il verde, lo stesso dei suoi occhi, e lo dimostra anche la quantità di smeraldi e giade che qui è davvero impressionante ed è molto insolita per un'occidentale. Tra questi spicca la collana di giade e diamanti di Bulgari battuta il 10 maggio per 4.885.000 di franchi e la “Great Moghul” con l'impressionante smeraldo intagliato da 362,45 carati di Harry Winston, stimato tra i 450.000 e i 640.000 franchi, un oggetto da non perdere per gli appassionati.

In asta anche il bellissimo sautoir egizio di Van Cleef&Arpels, rarissimo per importanza storica come per manifattura, aggiudicato nella prima tornata per 2,707,000 franchi. Realizzato nel 1924 in diamanti, rubini, smeraldi, onice con uno scarabeo alato e la dea Maat nel pendente, il sautoir ben traduce l'Egittomania che si diffuse a Parigi nel 1923 a seguito della scoperta della tomba di Tutankhamon di Howard Carter.

Tra i lotti da non perdere dei prossimi appuntamenti un sofisticato choker di Van Cleef&Arpels, base d'asta 135.000 franchi, per chi ama le gemme più rare segnaliamo un anello con una insolita marquise di diamante giallo di Louis Comfort Tiffany di inizio secolo, uno straordinario anello con smeraldo di 26 carati e diamanti, base d'asta 360.000 franchi, un sautoir con zaffiri, smeraldi e diamanti di Bulgari, base d'asta 200.000 franchi, mentre tra gli oggetti più “accessibili” troviamo un bracciale di Bulgari con zaffiri multicolor, base d'asta 22.000 franchi, un anello Toi&Moi di Bulgari con diamanti taglio cuscino, base d'asta 45.000 franchi, gli orecchini a cuore con pavè di diamanti, base d'asta 1900 franchi. La straordinaria collezione di Heidi Horten ci ricorda che, come sosteneva Simone de Beauvoir, i gioielli hanno la capacità di trasformare una donna in una dea.

*Alba Cappellieri, è professore Ordinario al Politecnico di Milano dove è Head of Jewellery and Accessory Design. E' nel Comitato Scientifico dell’Ecole Van Cleef&Arpels a Parigi, della De Beers Shining Lights Awards a Gaborone, della Fondazione Cologni e degli Altagamma Awards a Milano. E’ direttore del Master in Jewelry& Accessories al Polidesign.

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