Il coronavirus abbatte il turismo, ecco i Paesi che hanno più da perdere
Filippine e Thailandia le più colpite seguite a ruota dalla Grecia che deve al turismo un quinto della propria economia. L'Italia (che ha una “dipendenza” del 13,2% dal turismo) è decima
di Vito Lops
2' di lettura
Il Pil globale nel 2020 crescerà del 2,4%, in netto calo rispetto al 2,9% del 2019. Sono queste le stime aggiornate dell'Ocse, l'Organizzazione per la cooperazione e la sviluppo economico. Il rallentamento è tutto da imputare agli effetti sul ciclo economico che sta già avendo e probabilmente continuerà ad avere nei prossimi mesi la diffusione a macchia di leopardo nel pianeta del Coronavirus, virus al momento senza vaccino e potenzialmente ad impatto globale.
Gli aggiornamenti delle ultime ore certificano che la situazione è più complessa di quanto emerso la settimana scorsa nell'agenda setting mediatica, dalla quale l'Italia – come ha dipinto un'infografica della Cnn poi contestata – sembrerebbe essere stata, dopo la Cina, addirittura l'epicentro del contagio. Le ultime novità chiamano in causa molti altri Paesi (mentre la California ha dichiarato lo stato d'emergenza, si è scoperto ad esempio che il primo focolaio in Europa del virus risale a gennaio e in Germania).
Al netto di queste considerazioni economisti, politici e banchieri centrali stanno mettendo in campo misure draconiane che non si ricordano nell'Occidente se non nei tempi delle due guerre mondiali. Ma è evidente che più il tempo passo più i danni economici sono destinati a crescere. Anche le stime stanno infatti peggiorando col trascorrere delle settimane e con l'aggiornamento del numero dei contagi che si approssima a quota 100mila. Basti pensare che il 4 febbraio Goldman Sachs ipotizzava una crescita del Pil globale del 3,25% (con un calo dello 0,3% rispetto alle precedenti attese dell'ufficio studi della banca d'affari) mentre, come visto, a inizio marzo l'Ocse è stata nettamente più drastica, facendo intendere tra le righe che se il Pil crescerà di 2 punti sarà già tanto.
E poi ci sono dei Paesi destinati a pagare il conto più di altri. Sicuramente rientrano tra questi quelli che esibiscono nella voce turismo una fetta importante della propria economia. Tra i più colpiti secondo questa speciale classifica nera elaborata dal World travel and tourism council saranno ci le Filippine (che devono un quarto del Pil al turismo) e la Thailandia (impatto del turismo sul Pil del 21,6%). Al terzo posto la Grecia (20,6%) seguita dal Portogallo (19,1%). L'Italia – che secondo l'Ocse avrà una crescita zero nel 2020 - non è sul podio ma comunque è destinata a pagare salato quest'altro tipo di conto dato che occupa la decima posizione in questo ranking, avendo una “dipendenza” da turismo sulla propria crescita complessiva superiore al 13%.
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