Il Covid spaventa ancora, ok da Ema-Ecdc alla quarta dose da subito per gli over 80
Le prime evidenze scientifiche mostrano che per questa categoria di fragili c’è bisogno di una nuova protezione con la vaccinazione
di Marzio Bartoloni
I punti chiave
2' di lettura
Subito una nuova dose agli over 80 con un intervallo minimo di 4 mesi dalla terza perché le prime evidenze scientifiche mostrano che per questa categoria di fragili c’è bisogno di una nuova protezione con la vaccinazione. Per le altre fasce d’età si attenderanno invece nuovi dati e quindi potrebbero slittare più in là. Ecco l’indicazione dell’Ema, l’agenzia Ue del farmaco, ai Paesi Ue sulla quarta dose. Si tratta come in passato di una indicazione generica e non vincolante in quanto poi spetterà ai Governi decidere in concreto le modalità di somministrazione.
La task force Covid-19 dell’Ecdc e dell’Ema ha concluso che è troppo presto per considerare l’utilizzo di una quarta dose di vaccini mRna contro il coronavirus nella popolazione generale. Tuttavia entrambe le agenzie hanno convenuto che una quarta dose (o un secondo booster) può essere somministrata agli adulti di età pari o superiore a 80 anni.
La curva dei contagi resta su numeri elevati
Dopo il pressing soprattutto di Italia e Germania che nelle settimane scorse hanno chiesto di uniformare le decisioni sulle nuove iniezioni del vaccino contro il Covid l’Europa prova dunque a muoversi sulla stessa linea anche perché la curva dei nuovi casi si mantiene in Italia sempre su numeri elevati, così come a livello europeo dove c’è una crescente preoccupazione «per la persistenza di focolai significativi» in vari Paesi, come ha sottolineato la stessa Oms. Numeri elevati che fanno crescere anche se con una intensità più bassa rispetto al passato la pressione sugli ospedali - l’occupazione dei reparti ordinari in Italia è salita al 16% sforando la prima soglia di allerta del 15% -, ma anche la mortalità.
La mortalità per Covid
I numeri dicono infatti che nonostante i tassi di mortalità delle prime ondate siano lontani restano ancora molti i decessi, soprattutto tra le categorie dei più fragili. Nell’ultimo bollettino a esempio di fronte a 88.173 casi di contagio si sono contati ben 194 morti che fanno superare la soglia delle 160mila vittime complessive in Italia per Covid dall’inizio della pandemia. Solo nel mese di marzo sono stati oltre 4500 i decessi, con una media appunto di 150 decessi al giorno.
Gli over 80 i più a rischio
A suffragare la necessità di una nuova iniezione per i “grandi anziani” sono anche i dati dell’ultimo bollettino mensile dell’Istituto superiore di Sanità: sui 3798 decessi tra il 2 febbraio e il 6 marzo, 2629 sono over 80 (oltre il 70%) e di questi 1272 (il 50% dei morti over 80) hanno già fatto anche la dose booster. Da qui la possibile indicazione da parte dell’Ema a rendere disponibile una nuova vaccinazione, la quarta, per la categoria dei più anziani. Che potrebbe scattare subito visto che per molti over 80 che hanno fatto già la dose booster i 4 mesi di intervallo minimo tra le due iniezioni sono già trascorsi
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