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Il debutto a Venezia di A lot with little: dieci risposte alla crisi climatica e sociale

Una mostra immersiva dove il pubblico prova ad abitare soluzioni abitative sostenibili. Un format originale: un’installazione cinematografica multicanale che girerà il mondo.

di Redazione

2' di lettura

È un mini-festival, aperto al pubblico, pensato per per esplorare la complessa relazione tra il cinema e l’architettura. Fortemente voluto dalla curatrice della Biennale Architettura, Lesley Lokko, Carnival si svolge al Teatro Piccolo Arsenale: il primo giorno (26 settembre) è tutto dedicato ai di lungometraggi, mentre il secondo giorno (27 settembre), dopo la proiezione di soli cortometraggi, si tengono due tavole rotonde in cui architetti, educatori, artisti e registi discutono su affinità e tensioni tra spazio, edifici, immagini in movimento e rappresentazione.

È in questo contesto internazionale che debutta A Lot With Little ideato dall’architetta argentina, di base a Londra, Noemi Blager, con l’aiuto del videomaker Tapio Snellman. Si tratta di un’installazione cinematografica multicanale, che ha coinvolto dieci architetti da tutto il mondo: Mariam Issoufrou Kamara (Niger), Anne Lacaton e Jean Philippe Vassal (Francia), Mauricio Rocha (Messico), Marina Tabassum (Bangladesh), Jan de Vylder e Inge Vinck (Belgio), Solano Benitez (Paraguay), Francis Kéré (Germania), Marta Maccaglia (Peru), Shigeru Ban (Giappone), Marta Peris e Jose Toral (Spagna). I progetti riguardano quattro grandi temi: edifici residenziali, scuole, trasformazioni di edifici esistenti e ricostruzioni e sono tutti accomunati dell’impatto positivo che hanno generato sulle comunità coinvolte. La mostra è a un’esperienza immersiva che coinvolge i visitatori all’interno di ogni singola costruzione, regalando la sensazione di provare ad abitarli. «Sono architetti provenienti sia dal Nord che dal Sud del mondo», spiega Noemi Blager. «Sebbene i progetti esposti rispondano a realtà culturali, climatiche e socioeconomiche molto diverse, sono tutti concepiti in modo etico e responsabile, con al centro il futuro del Pianeta. Era importante che il supporto di questa mostra provenisse da una fonte altrettanto responsabile ed etica: per questo mi sono rivolta ad Arper». L’azienda trevigiana, brand di design globale, presente in oltre 90 Paesi, è da tempo impegnata sul fronte della sostenibilità ambientale e sociale, sia per quel che riguarda i processi e i prodotti sia per quel che riguarda la cultura d’impresa. Di qui l’adesione e il sostegno all’innovativo format A Lot with Little. «In architettura, come nel design, si deve progettare, prima di tutto, per le persone, per offrire soluzioni utili alle loro necessità», spiega il ceo Roberto Monti. «Questo film è un affascinante viaggio nell’architettura, che esprime al meglio la sua vocazione di ascolto e accoglienza dei bisogni delle persone, in contesti e momenti diversi delle loro vite». Dopo la première di Venezia, A Lot with Little sarà anche alla Chicago Biennial (26 ottobre 2023 – 27 gennaio 2024).

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