Il decreto Rilancio aumenta le vendite di biciclette del 60%
I semplici appassionati si stanno riversando in massa nei negozi per sfruttare l’incentivo previsto dal decreto Rilancio.
di Mario Nicoliello
3' di lettura
Dopo la quarantena c’è voglia di bicicletta. I professionisti si rimetteranno in moto sull’asfalto, dopo aver trascorso quasi 2 mesi bloccati nel salotto di casa a sudare sui rulli, gli amatori potranno invece riaffrontare le salite preferite, lasciando in cantina la cyclette. Sarà comunque una ripresa a geometrie variabili, con alcuni Paesi, tra cui l’Italia, destinati a essere il battistrada della ripartenza sulle due ruote a pedali.
La prevenzione contro il Covid-19
Così se da un lato le squadre professionistiche si stanno attrezzando, tra disinfettanti, spray, mascherine, sanificazione continua delle ammiraglie e ritiri blindati, dall’altro i semplici appassionati si stanno invece riversando in massa nei negozi per sfruttare l’incentivo previsto dal decreto Rilancio . Due mondi uniti dal desiderio di pedalare.
Nei top team si stima una maggiore spesa di circa 500mila euro per mettersi in regola con i protocolli sanitari e all’orizzonte c’è la possibilità che il numero di corridori schierato in gara sia inferiore al solito. Per evitare spostamenti in aereo e conseguenti quarantene, gli atleti saranno probabilmente divisi in gruppi, ognuno destinato a un calendario specifico (Italia, Spagna e Francia-Belgio), dove durante gli allenamenti potranno incontrare il popolo degli amatori.
Il bonus massimo di 500 euro
Nel nostro Paese sono quasi 2 milioni coloro che si allenano frequentemente sulla bicicletta, numero destinato a crescere dopo l’incentivo offerto dal Governo. Il Decreto Rilancio ha previsto infatti un bonus massimo di 500 euro per chi compra una bicicletta o un monopattino, a pedalata normale o assistita, riservato ai maggiorenni residenti in comuni con più di 50mila abitanti, nei capoluoghi di provincia o di regione e nelle città metropolitane. L’incentivo è destinato a coprire al massimo il 60% del costo sostenuto. In una prima fase, il cittadino dopo l’acquisto potrà caricare la fattura su una piattaforma web creata dal ministero dell’Ambiente, chiedendo il rimborso. In una seconda fase, dalla piattaforma si potrà scaricare un buono digitale da consegnare direttamente al venditore per ricevere lo sconto sull’acquisto. L’iniziativa è valida per gli acquisti effettuati sin dal 4 maggio e continuerà fino al 31 dicembre 2020, essendo destinata ad alimentare un mercato già florido. L’anno passato lungo lo stivale sono state vendute infatti 1,7 milioni di biciclette, il 7% in più rispetto al 2018 per un giro d’affari complessivo di circa 1,35 miliardi di euro.
Una boccata d’ossigeno per i costruttori
Secondo uno studio di settore, il bonus porterà solo a maggio un incremento delle vendite del 60 per cento. Una boccata d’ossigeno per l’intera filiera dopo la chiusura forzata causata dal Covid-19 . Coinvolti saranno infatti i progettisti dei telai, i verniciatori, i costruttori dei cambi, ma anche i venditori di abbigliamento sportivo. E le cifre potranno salire con l’arrivo del caldo, quando i cicloturisti potranno abbinare al bonus sull’acquisto anche l’incentivo sulle vacanze in Italia: 500 euro per le famiglie con un valore Isee sotto i 40mila euro.
Dopo l’estate per rendere duraturo il fenomeno occorrerà che le città investano sulle piste ciclabili e magari siano più attente alla sicurezza del popolo su due ruote. Può essere poi che il ritorno delle gare spingerà la gente a emulare le gesta dei campioni del pedale. Sperando che alla ripresa dell’attività agonistica il pubblico possa applaudire i propri beniamini da bordo strada, ammirando l’unico sport gratuito per i tifosi.
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