HUB MADE IN ITALY

Il design abita a Napoli: inaugura Edit, capitolo II

Al via la seconda edizione della fiera partenopea del design indipendente. Dal 16-18 ottobre al Complesso di San Domenico Maggiore e in altre tre location

di Lea Anouchinsky

L'interno del Teatro San Carlo di Napoli.

2' di lettura

Ci sono il Teatro San Carlo, arredato con le Metamorfosi, sedute disegnate da Martino Gamper per Moroso, e illuminato dalle Filo, le lampade straordinarie di Andrea Anastasio per Foscarini; il Museo Filangieri con l'installazione Ceramic Tower di Jaime Hayon per Bosa; e il MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dedicato a Ceramica Gatti 1928 con la mostra Aritmia a cura di Alessandro Rabottini. Edit Napoli, la fiera del design indipendente in programma dal 16 al 18 ottobre, affianca al Complesso di San Domenico Maggiore – sua sede principale – altri tre luoghi iconici del capoluogo campano per confermare quanto radicato sia il suo rapporto con la città. E con il Sud.

 

Fondata dalle romane Domitilla Dardi (curatrice e storica del design) ed Emilia Petruccelli (gallerista e imprenditrice nata proprio a Napoli), Edit è prima di tutto palcoscenico e business hub per giovani designer e brand riconosciuti del Made in Italy e del panorama internazionale. Che quest'anno, oltre a essere presenti con le loro ultime collezioni, potranno usufruire di sale attrezzate per relazionarsi anche digitalmente con buyer e operatori di settore. Non solo. La fiera, per questa seconda edizione, ospita brand più noti: oltre a quelli già citati, la retrospettiva “Cappellini Stories” a cura di Giulio Cappellini e Domitilla Dardi con una serie di prototipi mai entrati in produzione. Tra gli espositori, in tutto una sessantina, anche De Castelli, Fabscarte, Servomuto, Piatto Unico e Botteganove.

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Jaime Hayon @studioJaimeHayon

Design sì, ma soprattutto artigianato. Nella sezione Made in Edit Simone Piva e Sara Ricciardi reinterpretano a quattro mani l'idea di wellness con la serie di accessori Ora.E nell'angolo speciale dedicato all'architetto Giuliano Andrea Dell'Uva - napoletano doc e interlocutore privilegiato della manifestazione – la nuova collezione di piastrelle Carpet realizzata per la storica Ceramica Francesco De Maio.

Edit è come Napoli, sfaccettata, autentica e generosa. Di connessioni tra giovani progettisti, esperti artigiani, aziende e stampa; di suggestioni per un abitare più consapevole; e di prodotti selezionati dagli occhi attenti di Emilia Petruccelli, forte dell'esperienza da buyer per la sua Mia Home Design Gallery, e di Domitilla Dardi, che ha da poco festeggiato la ristampa del suo Manuale di Storia del Design (SilvanaEditoriale).

La lampada Filo di Andrea Anastasio per Foscarini

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