Dagli aperturisti ai renziani, il Pd sempre più diviso sul dialogo con i Cinque Stelle

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Il dibattito nel Pd sull'apertura di M5S / Gli aperturisti: il governatore Michele Emiliano e Francesco Boccia

Nell'area “aperturista” del partito rientra chi chiede di avviare un confronto con i Cinque Stelle. Nella categoria di coloro che vogliono rispondere alla proposta di Luigi Di Maio di appoggiare un esecutivo M5S, sulla base di un contratto di governo che può essere sottoscritto con la Lega o con il Pd, va inserito certamente Michele Emiliano. Il governatore della Puglia, subito dopo il voto, aveva infatti rilanciato il progetto di un Ulivo 4.0 che “costruisca, assieme al M5s, la rivoluzione italiana che i cittadini adesso pretendono”. Emiliano si è detto perciò da subito contrario alla linea renziana di opposizione senza se e senza. Anche per Francesco Boccia, pugliese e vicino a Emiliano, ex presidente della Commissione bilancio della Camera, l'apertura del M5S non va lasciata cadere. «C'è una parte del Pd che ritiene opportuno tenere aperto un dialogo con il Movimento 5 Stelle – ha ricordato -, stiamo parlando di confronto civile che è nostro dovere sostenere, non di un governo insieme al M5S ma di permettere a chi ha vinto le elezioni di accendere i motori alla legislatura. L'alternativa – ha concluso Boccia - è tornare al voto, ma sarebbe una scelta schizofrenica se fatta con la stessa legge elettorale».

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