Il Dipartimento Usa dell’agricoltura boccia il Farm to fork della Ue
Secondo l'Usda le misure rischiano di provocare una sensibile riduzione della produzione agroalimentare
di Giorgio dell'Orefice
2' di lettura
Il Dipartimento dell'Agricoltura Usa (Usda) boccia le due strategie proposte dalla Commissione Ue nell'ambito del Green Deal e cioè la Farm to Fork e la strategia sulla biodiversità. Misure che, secondo l'Usda, rischiano di provocare una sensibile riduzione della produzione agroalimentare, con la conseguenza di un incremento dei prezzi e di un arretramento dei commerci mondiali.
È quanto emerge dallo studio Impatti economici e sulla sicurezza alimentare della riduzione dell’input agricolo nell’ambito delle strategie Farm to Fork e della biodiversità del Green Deal dell’Unione europea. Secondo gli studiosi Usa le strategie Ue «imporrebbero restrizioni all’agricoltura dell’Unione europea attraverso riduzioni mirate dell’uso di terreni, fertilizzanti, antimicrobici e pesticidi. Farm to Fork e Biodiversità rappresentano un cambiamento fondamentale nella politica alimentare e agricola Ue, con implicazioni altrettanto rilevanti per la struttura e la produttività dell’agricoltura e dell'industria alimentare europee». Inoltre poiché l'Ue è un importante player del commercio agricolo globale «è probabile che questi cambiamenti influiranno sui mercati internazionali dei prodotti agricoli e, di conseguenza, sul più ampio sistema agroalimentare».
L'analisi effettuata dagli studiosi per conto dell'Usda mette in campo tre differenti scenari: un primo nel quale le nuove regole vengano adottate solo nella Ue con contemporanea adozione d restrizioni commerciali contro i paesi che ne dovessero restare esclusi. Nel secondo, intermedio, si esamina anche il caso in cui le medesime norme vengano estese anche ad altri paesi storici partner commerciali dell'Unione europea. E infine si analizza l'ipotesi in cui le strategie abbiano una applicazione globale. E le conclusioni sono che entro il 2030 il calo della produzione agricola Ue andrebbe dal -7% (nel caso di adozione globale delle restrizioni) al -12% (nel caso di adozione solo nella Ue). Mentre si stima che in caso di adozione globale delle norme delle strategie Ue la produzione agricola mondiale calerebbe dell'11% al 2030.
Da parte di Bruxelles, nonostante le molteplici richieste, non è mai stata stilata alcuna analisi di impatto sulle misure proposte. Gli ultimi a effettuare questa richiesta sono stati il ministro dell'Agricoltura spagnolo Planas e un documento sottoscritto dai cosiddetti paesi di Visegrad. Ma da Bruxelles nessuna reazione né riguardo ad analisi di impatto né tantomeno commenti sulle stime giunte da Oltreoceano. L'unica indicazione filtrata da Bruxelles è che le strategie Farm to Fork e Biodiversity sono “comunicazioni” della Commissione e non atti legislativi e che le eventuali analisi di impatto verranno con questi ultimi che sono previsti non prima di 18 mesi.
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