Università

Il divieto di iscriversi a due lauree o master può cadere dopo 88 anni

A giugno in aula alla Camera il testo unificato che permette di conseguire due titoli insieme e introduce i double degree tra atenei italiani

di Eugenio Bruno

Università, Messa: sessione di laurea estiva anche in presenza

3' di lettura

Una matricola che volesse iscriversi a Ingegneria dell’automazione al Politecnico di Milano e, contemporaneamente, alla triennale di Biotecnologie biomolecolari e industriali alla Federico II dovrebbe rinunciare al suo intento. E lo stesso accadrebbe a una sua collega più grande che desiderasse seguire un master in Sustainability and energy management alla Bocconi insieme a uno in Europrogettazione alla Sapienza di Roma. Tutta colpa di una norma vecchia di 88 anni (l’articolo 142, comma 2, del Regio decreto n. 1592 del 1933) che ancora oggi impedisce l’iscrizione contestuale a due facoltà o università.

Tale divieto sembra avere i mesi contati grazie a una proposta di legge di iniziativa parlamentare che è stata approvata all’unanimità in commissione Istruzione a Montecitorio ed è attesa in aula nelle prossime settimane. Come conferma al Sole 24 ore del Lunedì il relatore Alessandro Fusacchia (Facciamo Eco): «Salvo sorprese - spiega - la Camera approverà la legge a giugno, a quel punto andrà al Senato, e li c’è da auspicare che, visto il lavoro già fatto da tutte le forze politiche alla Camera, non ci sia bisogno di riaprire il testo e di procedere così all’approvazione definitiva».

Loading...

Se così fosse già dall’anno accademico 2021/22 uno studente potrebbe optare per l’iscrizione a due lauree, due corsi post lauream, due diplomi di Conservatorio o Accademie. Come annunciato del resto (durante un’iniziativa sul capitale umano organizzata il 19 aprile scorso dal Corriere della Sera, ndr) dalla stessa ministra dell’Università, Cristina Messa. A cui toccherà l’onere di attuare le nuove norme. Riuscirci sarebbe importante, sottolinea Fusacchia. Non solo perché verrebbe rimosso «un divieto anacronistico», ma perché - più in generale - «noi dobbiamo aiutare, non ostacolare, ragazze e ragazzi nel loro sforzo di prepararsi al domani». E, a suo giudizio, prendere due lauree in parallelo anzichè in successione va proprio in questa direzione.

Sì alla doppia iscrizione

L’idea di rimuovere il divieto alla doppia iscrizione non è nuova. Era già stata annunciata durante il Conte-1 e si era poi materializzata durante il Conte-2. Con cinque proposte di legge (di cui una del Cnel) che sono state fuse nel testo unificato in 6 articoli approvato in commissione. Il provvedimento, da un lato, permette a ciascuno studente di «iscriversi contemporaneamente a due diversi corsi di laurea, di laurea magistrale o di master, anche presso più università, scuole o istituti superiori ad ordinamento speciale». E, dall’altro, ammette «l’iscrizione contemporanea a un corso di laurea o di laurea magistrale e a un corso di master, di dottorato di ricerca o di specializzazione, ad eccezione dei corsi di specializzazione medica, nonché l'iscrizione contemporanea a un corso di dottorato di ricerca o di master e a un corso di specializzazione medica». Purché il diretto interessato, in entrambi i casi, abbia i titoli per farlo. E le stesse regole vengono dettate per i diplomi delle Afam (Conservatori, Accademie di belle arti eccetera).

I paletti fissati dal testo

Un primo limite è che non si potrà frequentare lo stesso corso in due atenei diversi. Un secondo riguarda il diritto allo studio: pure in presenza di una duplice iscrizione la borsa di studio resterà una. Mentre potrà essere fatto valere in tutti e due gli atenei coinvolti l’esonero dalle tasse, ad esempio per un Isee inferiore ai 20mila euro. E poi servirà un decreto ministeriale per disciplinare la doppia scelta in caso di corsi ad accesso programmato nazionale. Un provvedimento attuativo ad hoc ci vorrà infine per disciplinare l’emissione dei doppi titoli. Gli 816 “double degree” (o joint a seconda che alla fine sia rilasciato un titolo doppio congiunto) esistenti già oggi hanno il limite di poter essere emessi in tandem da un ateneo italiano e uno straniero (così da essere validi in entrambi gli Stati); in futuro, potranno essere offerti anche da due università tricolori. In pratica, accanto alla possibilità della singola matricola di seguire due corsi a sua scelta ci sarà quella delle università di offrire “pacchetti” strutturati di doppie lauree.

Riproduzione riservata ©

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti