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Il fascino selvaggio delle Isole Ebridi

Soprannominate isole del silenzio sono fazzoletti di terra al largo della costa scozzese, una meta turistica dove la natura domina incontrastata

di Erika Scafuro

(Shutterstock)

4' di lettura

Straordinari scenari selvaggi, misteriosi e solitari, governati dalle mutevoli condizioni metereologiche, prime fra tutte vento e pioggia. Una meta turistica dove la natura ribadisce il suo dominio: sono le Isole Ebridi. Collocata al largo della costa occidentale della Scozia, questa catena di isole si divide in Ebridi Interne, le più vicine dalla terraferma, ed Ebridi Esterne. Si raggiungono dall'Italia con voli per Glasgow ed Edimburgo da cui procedere in auto, treno o autobus, verso le cittadine di Oban e Mallaig per poi salire su un traghetto.

Un itinerario insolito

Le Isole Ebridi costituiscono un itinerario fuori dalle consuete rotte turistiche e, proprio per questo, affascinano i viaggiatori in cerca di luoghi in cui i tempi si fanno più lenti per lasciare esprimere tutte le emozioni che questi paesaggi, aspri solo all'apparenza, sono in grado di suscitare. Distese di manto erboso, brughiere, lande e torbiere, litorali rocciosi a picco su acque oceaniche, spiagge, villaggi pittoreschi e una fauna selvatica da documentario. Una esperienza non solo naturalistica, ma anche ricca di cultura, tradizioni e storia: andiamo alla scoperta delle Isole Ebridi.

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Le Ebridi Interne: le isole di Skye, Mull, Jura e Islay

Le cosiddette Ebridi Interne sono le isole più vicine alla costa scozzese, costituiscono un arcipelago molto numeroso, sono trentacinque le isole che ne fanno parte a cui si devono aggiungere quelle disabitate, ma sono poco popolate. Skye è l'isola maggiore e la più celebre delle Ebridi Interne. Facilmente raggiungibile anche perché collegata alla terraferma dallo Skye Bridge, Skye si contraddistingue per lo straordinario paesaggio disegnato dagli elementi naturali più magici: le vette dei Black Cuillin, la catena montuosa che raggiunge il punto più alto a 992 metri e che si distingue dalle colline chiamate, invece, Red Cuillin; le Fairy Pools di Glenbrittle, pozze d'acqua cristalline; l'altopiano vulcanico del Quiraing, generato in seguito ad un massiccio smottamento che ha creato una serie di pinnacoli di basalto. Il fascino di Skye è racchiuso anche nelle tracce preistoriche disseminate in tutta l'isola. Da non perdere la visita a Portree, la cittadina più grande, nota per le sue case variopinte. Mull, la seconda isola più grande delle Ebridi interne, è nota soprattutto per la vivace e colorata Tobermory, la cittadina principale; per la luminosa e accogliente Baia di Calgary e per essere uno dei posti migliori in cui avvistare aquile reali, balene e delfini. Da Mull si raggiunge Staffa, l'isola abitata solamente da diverse specie di uccelli marini, tra cui le buffe pulcinella di mare, è famosa per le sue esagonali colonne di basalto e la Grotta marina di Fingal. Un panorama montuoso e selvaggio è ciò che contraddistingue, invece, la piccola Isola di Jura, dove gli amanti della letteratura ritroveranno quell'ispirazione che ha permesso a George Orwell di scrivere, proprio sull'isola, il suo 1984. L'isola di Islay, oltre ad offrire un meraviglioso scenario costiero, detiene il dominio per ciò che concerne il famoso whisky scozzese: è qui che si può degustare lo scotch migliore, frutto dell'unione fra la torba ed il malto, una produzione attiva grazie alle nove distillerie presenti sull'isola.

Le Ebridi Esterne: l'isola di Lewis e Harris, l'arcipelago di St Kilda, le isole di South Uist, Benbecula e Barra

Quindici isole abitate, a cui si aggiungono una cinquantina di isole disabitate, costituiscono l'arcipelago delle Ebridi Esterne. L'isola di Lewis e Harris – due nomi per indicare un'unica isola chiamata Lewis, a nord, ed Harris, a sud – è la principale del gruppo ed è situata a nord ovest. Lewis e Harris formano la terza isola britannica più grande dopo Gran Bretagna e Irlanda; a rendere ancora più glorioso il paesaggio incantevole che la rappresenta con montagne, manti erbosi, luoghi aspri, spiagge magnifiche e litorali rocciosi, si unisce la cultura gaelico scozzese ancora oggi profondamente radicata sin dall'uso del gaelico nella lingua scritta e parlata. Forte delle sue testimonianze storiche, l'Isola di Lewis e Harris nella sua costa occidentale vanta infatti il sito di Callanish: in questa località si trovano tre complessi megalitici risalenti a cinquemila anni fa che, si ipotizza, venissero usati come osservatorio astronomico. Un patrimonio archeologico che affascina con le sue leggende e rituali. Per chi volesse approfondire il contesto storico, antropologico e culturale delle Ebridi Esterne, può visitare il Museo nan Eilean, situato in un complesso restaurato dell'antico Lews Castle a Stornoway. È in questa cittadina principale dell'isola di Lewis e Harris, che si produce il famosissimo tessuto artigianale Harris Tweed, 100 % lana vergine; un altro patrimonio culturale simbolo della Scozia. Chi desidera fare un altro tuffo nel passato può provare l'esperienza del villaggio Gearrannan blackhouse in cui ritrovare l'antico stile di vita degli isolani e poter persino dormire in uno dei famosi cottage dal tetto di paglia che vengono affittati ai visitatori. L'arcipelago di St Kilda è il più remoto delle Ebridi e comprende le isole di Hirta, Dun, Soay e Boreray. Disabitato dal 1930, St Kilda è parte del Patrimonio Mondiale dell'Umanità Unesco conserva traccia della presenza dell'uomo nelle tradizionali case rurali in pietra e nei resti di una economia di sussistenza basata su agricoltura e pastorizia. Fra le alte scogliere a picco sull'oceano trovano riparo colonie di specie rare di uccelli, soprattutto pulcinella di mare e sula. L'isola di South Uist è caratterizzata da uno scenario costiero sabbioso nella parte occidentale ed un altro montuoso in quella orientale; mentre la piccola isola di Benbecula mostra il paesaggio tipico di questo gruppo di isole: distese di sabbia e machair, basso manto erboso. L'isola abitata più meridionale delle Ebridi Esterne è Barra e tante sono le attrazioni che è in grado di offrire. Tra queste il castello medievale di Kisimul, detto anche il ‘castello nel mare', in quanto sorge su una roccia all'interno della baia di Castles e la spiaggia di Cockle Strand – insolita pista di atterraggio dell'aeroporto dell'isola che scompare all'arrivo dell'alta marea.

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