ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùGreat West Way

Il fascino del Wiltshire tra cattedrali galleggianti e magici cerchi di pietre

È una Inghilterra in miniatura che racchiude in 150 chilometri la più alta concentrazione di monumenti, beni architettonici e siti patrimonio Unesco da scoprire in un percorso a tappe

di Simone Filippetti

8' di lettura

Il volontario, un 50enne che indossa una fascia rossa di traverso, alza una antica pietra dal pavimento della chiesa. Scopre un piccolo pozzetto. Ha in mano un bastone che sembra una croce molto lunga. Lo gira e lo infila dentro al buco: dal buio del pertugio arriva uno sciabordìo. La croce-bastone viene tirata su ed è tutta bagnata: «Ecco, il livello dell'acqua oggi va bene». Ogni mattina da quasi ottocento anni, a Salisbury, dentro la cattedrale più imponente d'Inghilterra, si ripete, identico e immutabile, li medesimo secolare rito: infilano un bastone nei buchi disseminati tra le navate della chiesa. Non ha niente di religioso né sacro. È un banale gesto di ingegneria medievale per verificare che la cattedrale non crolli. Salisbury è solo una delle tante attrattive del Wiltshire, una Inghilterra in miniatura, a un’ora da Londra che merita una visita, fattibile anche in un solo week-end.

Un po’ Pisa e un po’ Venezia

Il terreno pianeggiante su cui poggiano le 6.500 tonnellate della grande cattedrale galleggia sull'acqua: ad appena 1 metro di profondità scorre una sorta di lago sotterraneo. Il suolo di Salisbury è tutto gesso: «Il gesso è una spugna, tutta l'acqua piovana che scende dalle colline che circondano la piana di Salisbury passa qui sotto». Finché la roccia di gesso è intrisa d'acqua, la tenuta è assicurata. Il livello dell'acqua, da queste parti, è cruciale. Se sale troppo, la cattedrale si allaga come Venezia: è successo nel 1915. Ecco perché, per assicurarsi che la chiesa sopravviva ancora per secoli, ogni giorno uno stuolo di “idraulici” controlla il livello della falda infilando i bastoni nei pozzetti. C'è anche il pericolo opposto: se il livello idrico dovesse scendere il gesso, non più “riempito” dall'acqua, si sfalderebbe e la cattedrale rischierebbe la fine della torre di Pisa. Nel ‘600 la slanciata guglia si era già inclinata di alcuni centimetri, per il troppo peso: ad accorgersene fu Christopher Wren, il grande architetto che ricostruì Londra dopo il “Great Fire” del 1666. L'uomo che progettò la faraonica cattedrale di St Paul fece mettere delle travi nascoste per correggere la pendenza della torre. Tutti i libri di storia dell'arte riportano che Salisbury ha la guglia più alta del paese (120 metri). Con le sue immense ed elaborate vetrate, i contrafforti che le sostengono (altrimenti con tutta quella superficie vuota, l'edificio non starebbe in piedi), le volte a crociera, le navate strette e slanciate, la cattedrale è l'esempio più perfetto di architettura gotica. Il chiostro quadrato, con le bifore che affacciano su un prato verde smeraldo sembra uscito direttamente dal Nome della Rosa: ci si aspetta che da un momento all'altro Guglielmo da Baskerville sbuchi dietro l'angolo.

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Una storia millenaria: dall'antica Roma ai Papi

Perché fu costruita una chiesa sopra l'acqua, sopra un terreno così instabile? La risposta risale indietro di due secoli. Nel 1066 Guglielmo il Conquistatore diventa il re d'Inghilterra: i Normanni prendono il controllo dell'isola e costruiscono tanti castelli in giro per il Paese, per controllarlo. Tra i tanti, ce n'è anche uno sopra un'antichissima collina chiamata Old Sarum, che diventa pure sede di una diocesi. Il vescovo Sant'Osmundo, segretario del re Guglielmo, fa erigere una cattedrale accanto al castello: la leggenda vuole però che il troppo vento della collina facesse così rumore nel coro che i sacerdoti non riuscivano a cantare. Così scrissero a Roma per chiedere di poter spostare l'intera diocesi (e soprattutto chiesero i soldi per costruire una nuova cattedrale). Dalla cima della collina venne scagliata una freccia. Il luogo dove si andò a infilzare venne scelto per erigere la nuova chiesa. Il caso, o la mano di Dio, decise il luogo che nessun geologo avrebbe mai consigliato.

Ma la storia non regge: la collina dista un paio di chilometri dalla cattedrale. Nessuna freccia può arrivare così lontano. La verità che la leggenda nasconde è meno nobile e poetica: a Old Sarum, la Chiesa di Roma e i Normanni erano ai ferri corti. Lo scontro di poteri tra Chiesa e Corona era così forte che il Papa Onorio III, nel 1218, intervenne con una bolla che metteva fine allo scontro. Il ricordo di questa antica faida, che ha regalato all'Inghilterra un tesoro di arte, rivive ancora oggi nella Chapter House, la sala capitolare, della chiesa dove è conservata la preziosa bolla, di cui la gente di Salisbury è orgogliosissima. Nella stessa sala c'è anche una delle rarissime copie della Magna Charta, la costituzione inglese del XIII secolo. La cattedrale che Papa Onorio autorizzò si chiamava New Sarum, la “Nuova Sarum” perché era la continuazione della vecchia: tuttora, nonostante la cattedrale non sia più cattolica ma anglicana, dopo lo scisma del 1500, quello è il nome episcopale e ufficiale dell'edificio. Per tutti, e per i tanti turisti che ogni anno la visitano, è semplicemente, la cattedrale di Salisbury: quando fa bel tempo, dalla cima della guglia, si gode una vista su tutta la vallata. Un occhio acuto può scorgere un insolito cerchio di grandi pietre tutte a forma di porta, anch'esso sopra una collina: è Stonehenge.

Il cerchio misterioso più famoso al mondo

I luoghi hanno una loro forza nel tempo, una forza di attrazione che rimane nei secoli. Civiltà distanti e ignote tra loro, tendono a occupare gli stessi spazi: l'antica Old Sarum risale addirittura all'Età del Ferro, quando i Celti costruirono un primo forte, fu poi occupata dai Romani e dai Sassoni prima che lo abitassero i Normanni con i loro litigi col Papa. Ma a loro volta i Celti si erano insediati vicino a un altro importante luogo: Stonehenge. Il cerchio di pietre famoso in tutto il mondo è il Colosseo dell'antichità: è il più grande manufatto della Preistoria di tutta Europa. Risale a 3mila anni fa e l'unico paragone della stessa epoca sono le Piramidi, che però sono in Egitto.

Luogo misterioso, forse grande calendario astronomico, forse tempio di religioni scomparse, forse addirittura “base spaziale” di una civiltà più evoluta che l'avrebbe costruito, Stonehenge, miracolo di architettura primitiva, da secoli affascina tutti. Ogni anno il giorno del solstizio d'estate, quando il sole sorge esattamente allineato con i triliti (le grandi porte di pietra), centinaia di persone, tra gente vestita da antico druido, seguaci New Age, neo-pagani, studiosi e semplici turisti, si affollano per assistere all'alba che sorge tra i grandi pietroni. L'ingresso è a pagamento (www.english-heritage.org.uk), e non ci si può più avvicinare alle pietre (cosa possibile fino a 30 anni fa), se non acquistando il costoso biglietto (38 sterline) dell'accesso interno (che però vale la pena). Nonostante le restrizioni (dovute ai troppi turisti), un che di magico e mistico avvolge il monumento, principale attrazione del Wiltshire, piccola regione a ovest di Londra.

Un’alternativa a Londra

La maggior parte dei turisti che sbarcano nel Regno Unito dall'Europa, anche solo per un fine settimana, rimane nella capitale. La città offre così tante attrazioni da monopolizzare l'attenzione dei turisti. Ma il Wiltshire è una Inghilterra in miniatura che merita una visita, fattibile anche solo in un classico week-end: in soli 150 chilometri c'è la più alta concentrazione di monumenti, beni architettonici, siti patrimonio Unesco, di beni paesaggistici e tesori gastronomici di tutto il paese. Dal castello di Windsor, attuale residenza della regina Elisabetta e dove l'anno scorso è stato sepolto il principe Filippo, alle spettacolari terme romane di Bath, tutto è racchiuso in un piccolo fazzoletto, che è anche facile da visitare: l'ente turistico VisitBritain ha creato un percorso turistico a tappe, chiamato Great West Way, che tocca tutti i luoghi. Da Londra, in treno (www.gwr.com), ma soprattutto in bici, grazie a centinaia di chilometri di piste ciclabili lungo canali navigabili, o anche a bordo delle tipiche narrowboat (www.canalrivertrust.org.uk) è possibile girovagare per il Wiltshire, partendo dalla capitale (per maggiori info: www.greatwestway.co.uk).

L’Anatra Grassa e i Take That

Lungo la Great West Way sfila la quintessenza del paesaggio di campagna britannico, punteggiato da villaggi con ancora i tetti di paglia, pascoli e foreste. Quando Robbie Williams, la super popstar degli anni ‘90, idolo di folle di ragazzine di tutto il mondo che impazzivano per i Take That (e poi con una notevole carriera da solista), decise di comprare una villa, ha fatto rotta sul Wiltshire: sua è una mega tenuta nei pressi del lillipuziano villaggio di Compton Bassett, 250 anime, a sud di Swindon. Se qualcuno volesse provare a vivere come una celebrità, sappia che la villa pare sia stata messa in vendita. Il prezzo non è tra i più accessibili: 7,5 milioni di sterline. Ma con quella cifra da paperone si diventa proprietari di una splendida magione di campagna con sette camere da letto, otto bagni, una piscina coperta e un “giardino magico”. Chissà se nella scelta abbia anche influito la presenza dell'Anatra Grassa: poco distante da Compton Bassett e dall'esclusivo college di Eton, la celebrità dei fornelli Heston Blumenthal ha aperto Fat Duck. È l'unico ristorante con stella Michelin di tutta l'Inghilterra che non sia a Londra. Sulla scia della chef star, la ristorazione di alto livello sta prendendo piede: Marlborough, grazioso mercatino di contadini, è diventata una meta di gastro-turisti che vanno ad assaggiare le invenzioni di Rick Stein, chef emergente della nuova tendenza culinaria chiamata Modern British.

Boutique Hotel & alberghi per famiglie

Vista da fuori la villa di campagna Woolley Grange, sulle colline di Bradford-on-Avon, sembra tutto tranne che un albergo. Invece è un hotel di lusso, con Spa, piscina coperta e scoperta, e interni raffinati. Ma soprattutto è uno dei migliori hotel per famiglie di tutta l'Inghilterra (www.wolleygrange.hotel.co.uk): i clienti hanno 2 ore gratis di accudimenti al giorno, più baby-sitter interne a disposizione, telecamere gratuite per monitorare i bambini quando dormono. Le camere hanno tutte le “attrezzature” per i poppanti, dalle culline laterali per letti matrimoniali, ai “maialini” per i pannolini. C’è pure una sala apposita per bambini, con una biblioteca di sole fiabe e libri per ragazzi. L'attenzione per le famiglie non va a discapito del resto: la cucina è notevole. L'agnello locale del Wiltshire è squisito e la carne servita viene dalla Stokes Marsh Farm, tra le più famose fattorie inglesi per l'Angus. Sul fiume che ha dato i natali a William Shakespeare (il più grande scrittore inglese era nato a Stratford-on-Avon, poco più nord sempre sullo stesso corso d'acqua), nel Medio Evo venne costruito un ampio attraversamento (“ford” in inglese arcaico): così è nata “Broad Ford” sull'Avon. Oggi è un’incantevole cittadina. Il miglior alloggio in centro, per chi non ha esigenze familiari, è il boutique hotel Timbrell's Yard: affacciato sul fiume, stile contemporaneo, arredato con un mix di design e mobili antichi (https://timbrellsyard.com).

Avebury, l’altra Stonehenge

Se Stonehenge è una meta troppo impegnativa (in primavera ed estate è letteralmente presa d'assalto), e costosa (per una famiglia comprare 3-4 biglietti, soprattutto per l'accesso interno, può essere una spesa gravosa), il turista più curioso, o al risparmio, dovrebbe dirigersi ad Avebury: è un delizioso villaggio, che sembra uscito direttamente da una fiaba, costruito dentro un cerchio di pietre. Non è imponente e famoso come Stonehenge, ma in realtà è molto più grande (sono di fatto 3 recinti concentrici) e, soprattutto, molto più accessibile. L'ingresso è gratuito, le pietre si possono toccare. Su una, chiamata la “Sedia del Diavolo”, ci si può anche sedere. Il connubio tra monumenti preistorici e casette di campagna è incantevole per una passeggiata, condita da pub tradizionali e negozietti d'altri tempi. Sembra quasi impossibile di essere a 50 minuti dal caos e dalla frenesia di Londra.

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