3' di lettura
La pandemia e la guerra tra Russia e Ucraina hanno sconvolto gli equilibri politici ed economici a cui ci eravamo abituati e ne stanno definendo di nuovi, ancora dai contorni confusi. Qualcuno parla già di fine della globalizzazione, di ripensamento dei modelli produttivi e delle catene di approvvigionamento mentre le imprese, che dell’economia del nostro Paese sono l’ossatura, si interrogano su quali saranno i nuovi paradigmi e in quale modo e in quale direzione dovranno orientare i propri investimenti.
Il 17° Festival dell’Economia di Trento, in programma dal 2 al 5 giugno prossimi, proverà a fornire gli strumenti per riflettere e mettere un po’ di ordine in questo scenario ancora in evoluzione, in questo disordine. Si intitola proprio così, «Dopo la Pandemia, tra Ordine e Disordine», il nuovo format del Festival che vede per la prima volta il Gruppo 24 ORE insieme a Trentino Marketing nel ruolo di organizzatori, per conto della Provincia Autonoma di Trento e con il contributo del Comune e dell’Università di Trento.
Sarà un’edizione di continuità con il passato, testimoniata dalla presenza di grandi protagonisti internazionali del mondo economico e accademico. Ma anche di innovazione, con una maggiore attenzione all’economia dei territori, attraverso un programma dedicato. Particolare attenzione è stata data inoltre al coinvolgimento di una platea il più ampia possibile, soprattutto di giovani, con attività dedicate e con un vero e proprio evento nell’evento, il Fuori Festival.
Ieri è stata diffusa l’agenda ufficiale e completa della manifestazione: oltre 200 eventi in quattro giorni, durante i quali interverranno molti premi Nobel, più di 75 protagonisti del mondo accademico, 20 tra i più importanti economisti internazionali e nazionali, 26 rappresentanti delle principali istituzioni europee e nazionali, 36 relatori internazionali, oltre 30 tra manager e imprenditori di alcune delle maggiori imprese italiane e multinazionali, 11 ministri.
Il palinsesto della manifestazione prenderà il via già al mattino di giovedì 2 giugno, ma la cerimonia inaugurale si terrà dalle 16 alle 18 al Teatro Sociale di Trento, con l’evento «Per una nuova filosofia dello sviluppo, tra etica e spiritualità», che sarà introdotto da un dialogo tra la scrittrice Silvia Avallone e il Cardinale Gianfranco Ravasi.
Il Festival affronterà temi legati all’economia reale e alla finanza; alla geopolitica; alla transizione energetica e digitale; alle questioni di genere e alla demografia. Di economia delle imprese parlerà il 5 giugno il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, in dialogo con Silvia Borrelli, corrispondente italiana del Financial Times. Di come la guerra in Ucraina sta cambiando il mondo discuteranno il generale John R. Allen, presidente USMC, The Brookings Institution, e Paolo Magri, vicepresidente esecutivo di Ispi.
Su geopolitica e geoeconomia dopo la guerra interverrà il professor Romano Prodi, mentre Giulio Tremonti, presidente Aspen Institute Italia parlerà di globalizzazione e deglobalizzazione.
Delle nuove frontiere del fare banca parlerà Antonio Patuelli, presidente di Abi; sul tema delle criptovalute, monete tradizionali e autorità di controllo interverrà Paolo Savona, professore emerito e presidente Consob. Di riforma fiscale tra emergenze e uguaglianza parlerà Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate. Tra gli altri interventi, quello del Commissario europeo per gli affari economici e monetari, Paolo Gentiloni.
La chiusura del Festival, domenica sera, sarà affidata a Maurizio Fugatti, presidente Provincia di Trento, e a Fabio Tamburini, direttore del Sole 24 Ore.
loading...