Il fisico Rovelli escluso dalla Fiera del libro di Francoforte «per le idee su Ucraina». Levi fa retromarcia: «Rinnovo invito»
Invitato ad aprire la Buchmesse di Francoforte, Rovelli ha poi ricevuto una lettera di revoca dal commissario che cura l’organizzazione perchè «ho osato criticare il ministro della Difesa» Crosetto
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Fioccano le polemiche politiche e il mondo della cultura fa quadrato intorno al fisico Carlo Rovelli, a cui è stato revocato l’invito a rappresentare l’Italia alla Fiera del libro di Francoforte. «L’Italia mi ha chiesto di rappresentarla alla cerimonia di apertura della Fiera del Libro di Francoforte, ma siccome ho osato criticare il ministro della Difesa, il mio intervento è stato cancellato». A denunciarlo all’Ansa è stato lo stesso Carlo Rovelli, che nel suo intervento sul palco del concertone del primo maggio a Roma aveva parlato di una possibile escalation nella guerra in Ucraina attaccando, pur senza nominarlo, il ministro Guido Crosetto (che su Twitter chiede di essere lasciato fuori dalle polemiche).
La lettera di revoca dell’invito
Rovelli rende nota una lettera ricevuta da Ricardo Franco Levi, commissario straordinario del governo per la Buchmesse 2024 che vedrà l’Italia come ospite d’onore: «Il clamore, l’eco, le reazioni che hanno fatto seguito al suo intervento al concerto del 1 maggio mi inducono a pensare, mi danno, anzi, la quasi certezza, che la sua lezione che così fortemente avevo immaginato e voluto per la cerimonia di inaugurazione della Buchmesse con l’Italia Ospite d’Onore diverrebbe l’occasione non per assaporare, guidati dalle sue parole, il fascino della ricerca e per lanciare uno sguardo ai confini della conoscenza, ma, invece, per rivivere polemiche e attacchi», si legge nella lettera.
«Ciò che più di ogni altra cosa sento il dovere di evitare - e di questo mi prendo tutta, personale la responsabilità - è che un’occasione di festa e anche di giusto orgoglio nazionale, si trasformi in un motivo di imbarazzo per chi quel giorno rappresenterà l’Italia. E non le nascondo la speranza che il nostro paese sia rappresentato al massimo livello istituzionale», scrive ancora Levi. «Sono portato a pensare che lei per primo avrà immaginato gli scenari che le sue parole avrebbero aperto. Questo non vale, certo, ad attenuare il peso di questa lettera. Lettera che mai avrei voluto scrivere. Spero, almeno, che possa contribuire a non farmi perdere la sua amicizia», conclude il commissario, augurandosi di “poter presto leggere un nuovo libro” di Rovelli e magari incontrarlo “di persona”.
Levi: rinnovo l’invito
«Rinnovo l’invito al professor Carlo Rovelli a partecipare alla cerimonia di inaugurazione di Francoforte 2024, per condividere con tutti noi la bellezza della ricerca e il valore della conoscenza». Lo dice in una nota pomeridiana Ricardo Franco Levi.
Conte: vergogna esclusione Rovelli, censura preventiva
«L'Italia sarà ospite d'onore alla prestigiosa Buchmesse 2024, la Fiera del libro di Francoforte. Carlo Rovelli viene prima invitato alla cerimonia di apertura e poi lasciato a casa perché le sue idee contro armi e guerra potrebbero costituire “motivo di imbarazzo”. Chiamiamo le cose con il loro nome: si tratta di censura preventiva. Ma neppure in una fiera del libro si dà spazio al libero pensiero? Neppure nel santuario del libero confronto di idee è concesso mettere in discussione il pensiero unico dominante? Che facciamo: selezioniamo i nostri intellettuali in modo da essere sicuri di non offendere esponenti di governo? Che vergogna!». Così su Twitter il leader del M5S Giuseppe Conte.
Sangiuliano: «Non sapevo, no alla censura»
«Apprendo con somma sorpresa della vicenda, per me inedita, del fisico Carlo Rovelli invitato ad aprire la Buchmesse di Francoforte e della successiva lettera del commissario che cura l’organizzazione. Come lo stesso dottor Ricardo Franco Levi potrà confermare ero all’oscuro sia della partecipazione del professor Rovelli, che non conosco, sia della successiva modifica di intendimenti (...). In generale, avendo subito censure, sono contrario ad infliggerle ad altri. Magari a quella del professor Rovelli aggiungerei qualche altra voce, quella di Pierangelo Buttafuoco, Francesco Borgonovo o Marcello Veneziani». Lo ha detto il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, apprendendo dagli organi di stampa la notizia della cancellazione della partecipazione di Carlo Rovelli alla Buchmesse di Francoforte del prossimo anno.
Adelphi solidale con Rovelli, «l’autocensura è grave»
«Ci preme dichiarare che l’autocensura da parte del presidente dell’Associazione Italiana Editori - che aveva formulato l’invito in quanto commissario straordinario del governo - è una pratica imbarazzante in ogni paese che si definisca libero». Lo dicono la presidente di Adelphi Teresa Cremisi e l’amministratore delegato Roberto Colajanni, riferendosi alla lettera con cui Ricardo Franco Levi, commissario straordinario del governo per la Buchmesse 2024, ha annunciato a Carlo Rovelli che la sua presenza alla fiera del libro del prossimo anno era stata cancellata. «Un episodio grave e una decisione dalla quale non possiamo che dissociarsi, esprimendo tutta la nostra vicinanza all’autore» affermano i vertici della casa editrice dopo aver sottolineato di aver appreso che «Carlo Rovelli non sarebbe più degno di rappresentare l’Italia, come ospite d’onore, alla Fiera di Francoforte nell’autunno 2024: un evento che si svolgerà fra un anno e mezzo. Il motivo? Ha espresso libere opinioni in una manifestazione pubblica».
Da Murgia a Ballestra solidarietà della cultura
Massima solidarietà dal mondo della cultura al fisico Carlo Rovelli. Sui social si moltiplicano i tweet: «Levi toglie la voce a #Rovelli parlando di imbarazzo istituzionale. L’imbarazzo lo crea questo esecutivo e non è solo istituzionale: è sociale, costituzionale, morale. La censura di Levi è un punto di non ritorno: legittima la punizione del dissenso su richiesta del potere» afferma Michela Murgia.
«Solidarietà a Carlo Rovelli e allarme massimo per la libertà di pensiero in questo paese. Gravissimo» da parte della scrittrice Silvia Ballestra. «Ma gli imbecilli scatenati contro Rovelli sono tutti crosettiani di ferro o si accoppiano ai terzi poli? In ogni caso sono penosi, ennesima ondata di troll su Twitter (troppe ne abbiamo viste, negli anni). Passeranno anche loro», dice Ballestra.
E la filosofa Donatella Di Cesare incalza: «Solidarietà a Carlo Rovelli bersaglio del regime postfascista e bellicista di Giorgia Meloni. Schierarsi per la pace vuol dire pagare un prezzo altissimo. Vergogna!».
Per il critico d’arte e saggista Tomaso Montanari «la cancellazione della lezione inaugurale di @carlorovelli a Francoforte è una pagina nera e vergognosa per l’editoria italiana. Dobbiamo reagire, noi autori e i nostri editori. Tacendo si è complici di una oscena e servile autocensura, di un genuflettersi al potere che sarebbe gravissimo di fronte ad ogni governo, ma che di fronte a questo governo di matrice fascista è anche un atto suicida».
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