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È il primo football club italiano a fondarsi fin dalla nascita su una campagna di equity crowdfunding. Fc Clivense il mese scorso ha chiuso la raccolta fondi aperta lo scorso 27 aprile su BacktoWork, la piattaforma partecipata da Intesa Sanpaolo, con l’obiettivo minimo di raggiungere i 150mila euro. Un traguardo conseguito in poche ore. Al 21 giugno, termine prefissato, è stata sfiorata la cifra di 741mila euro, attraverso 716 sottoscrizioni (a partire da 250 euro, ndr). L’aumento di capitale in corso, invece, prosegue per tutto il 2022. Fc Clivense è la società di calcio veronese iscritta al campionato dilettanti di terza categoria e guidata da Sergio Pellissier, ex calciatore professionista con 150 gol in serie A, per vent’anni anima e bandiera del Chievo Verona, e da Enzo Zanin, manager ed ex portiere della stessa squadra. Zanin e Pellissier l’hanno fondata nell’agosto di un anno fa, puntando a un progetto di “smart football hub” unico in Italia, condiviso e partecipato. Per mettere a terra l’idea si sono affidati a Phoenix Capital Iniziative di Sviluppo, polo di consulenza finanziaria e manageriale e di servizi IT con sedi a Verona, Milano, Roma e Lussemburgo, specializzata anche in management dello sport, che si è fatto carico dell’impianto industriale del progetto sportivo, il quale punta a far rientrare il Club nelle prime 20 squadre in Italia entro la fine del 2029, con l’approdo in serie C tra due anni e in B nei prossimi cinque, entro il 2027. Fc Clivense già ora dunque “partecipa” a 716 investitori le quote della società. «Siamo diventati un caso di studio: ogni tifoso clivense può andare allo stadio sentendosi davvero parte della “sua” squadra», afferma Pellissier. «Abbiamo portato l’innovazione di un calcio partecipato», gli fa eco Zanin. «Fc Clivense è un esempio di vero azionariato diffuso - spiega Giulio Fezzi, presidente di Phoenix Capital e project leader di Clivense - Con l’equity crowdfunding abbiamo permesso a tutti di partecipare e tutti gli investitori fanno parte del capitale in un sistema di condivisione e corresponsabilità. Un unicum per una società partita dalla terza categoria che ha posto principi di apertura, inclusione sociale, sostenibilità economica, attenzione ai giovani e responsabilità sociale verso il territorio, in linea con l’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile». Le adesioni sono arrivate da «tutta Italia, moltissime anche da Milano e Roma e dall’estero, in particolate dalla Francia», afferma Fezzi. Al progetto Clivense ha collaborato uno staff articolato di professionisti e società: oltre a Fezzi, NextGen Spa, advisor finanziario (che conta più di una sessantina di soci tra persone fisiche e giuridiche compresi gli imprenditori Sandro Veronesi, Giulio Pedrollo, Gianluca Tacchella, Daniele Ferrari, Tommasi Family Estates, Banca di Verona e Vicenza), Alberto Medici, manager di Phoenix Capital ed esperto di football business, e Farina Consulting.
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