Il futuro della mobilità elettrica tra sicurezza e sostenibilità secondo Nilox
Parla Giovanni Testa, Chief Operating Officer di Esprinet che controlla il brand di monopattini elettrici Nilox. Ecco le novità di prodotto, che anticipano le richieste del nuovo Codice della Strada
di Antonino Caffo
3' di lettura
Il trasporto urbano sta cambiando rapidamente e radicalmente. La nuova sensibilità ambientale delle persone ben si sposa con la necessità di viaggiare velocemente in città, evitando il traffico e sfruttando mezzi dinamici ma anche sicuri. Le cronache degli ultimi tempi mettono in evidenza la necessità per la rete urbana di accogliere al meglio mezzi come le biciclette e i monopattini, che inseriti in uno scenario “difficile” diventano capro espiatorio e male principale di una mobilità che invece necessita di aggiornarsi, di concerto con il tessuto cittadino. Insomma: possiamo avere il miglior monopattino del mondo, il più sicuro e stabile ma se si continua a non dedicare a questi strumenti le giuste aree, mischiando tutto ciò che non viaggia su quattro ruote e relegandolo ad uno spazio ristretto sulla strada, i rischi permangono.
Ed è questa l’idea di Giovanni Testa, Chief Operating Officer di Esprinet, che controlla il brand Nilox, uno dei principali produttori di monopattini elettrici al mondo. «Anche se alcuni guardano alla recente invasione di monopattini con una certa perplessità, l’adozione di alternative sostenibili alle auto e agli scooter non è una moda passeggera, ma un trend destinato a continuare e ad ampliarsi - ci dice durante l’IFA di Berlino - ad una condizione: focalizzare l’attenzione sul tema della sicurezza. A guidare questa piccola rivoluzione verde sono stati in Italia brand come il nostro, da sempre all’avanguardia nell’innovazione, che hanno dettato un nuovo passo nel mondo della mobilità elettrica anche e soprattutto per quanto riguarda affidabilità e sicurezza. Nilox si impegna costantemente per rispondere con tempismo e praticità non solo alle esigenze e ai trend del mercato, ma anche ai cambiamenti normativi oggi in continua evoluzione, con il fine ultimo di migliorare la viabilità su strada e vivere spazi urbani più sicuri».
Anticipare le esigenze
Di fatto, il marchio sviluppa internamente i prodotti, così da essere più rapidi anche nell’integrazione di nuove caratteristiche, come nel caso del modello S1, che ha introdotto per la prima volta gli indicatori di svolta anche nel LED anteriore, anticipando la normativa in vigore. Analogamente a quanto fatto con l’ultimo modello di monopattino elettrico Lizard per l’off-road, presentato a IFA 2023, che si distingue per la presenza del porta targa nel parafango, per essere allineato con quello che sarà il nuovo Codice della Strada.Approvato dal Consiglio dei Ministri il 27 giugno 2023, e in attesa di essere esaminato e votato dal Parlamento, il Codice suggerisce proprio la presenza, anche per i monopattini elettrici, di adottare un sistema di porta targa, per un’eventuale integrazione del sistema di riconoscimento in futuro. Ad oggi, i monopattini elettrici devono essere dotati di indicatori luminosi di svolta e di freno su entrambe le ruote; un motore elettrico di potenza nominale continua non superiore a 0,50 kW; segnalatore acustico, regolatore di velocità configurabile in funzione dei limiti e doppio freno. «Le nuove regole per i monopattini elettrici includeranno anche l’obbligo di casco per tutti i conducenti (non solo per i minorenni), l’assicurazione per i monopattini 100% elettrici e la limitazione della circolazione solo sulle strade urbane con limite di 50 km/h» ricorda Testa.
Gruppo attento alla sostenibilità
Se la volontà è quella di costruire un prodotto che duri nel tempo, oltre che rispettoso delle normative, Lizard è il fiore all’occhiello delle novità di Nilox portate a Berlino. Può viaggiare in città così come su terreni più accidentati, grazie alle ruote da 10 pollici, non più lisci ma carrozzati, che grazie alla forcella ammortizzata assorbono meglio gli urti e promettono una stabilità migliore. Servono 7 ore per ricaricare la batteria con cui andare in giro per una media di 40 chilometri. Resta questa, la ricarica, un punto su cui Nilox sta lavorando e sul quale potrebbero esserci delle sorprese, anche se non in un futuro vicino. «Pensiamo alla possibilità di integrare su questi sistemi delle modalità di autoricarica, magari con pannelli solari. Oramai la tecnologia è arrivata ad un punto tale che permette, quasi ovunque, di sfruttare i vantaggi della ricarica solare per ridurre l’utilizzo dell’elettricità classica. Vedremo un domani dei pannelli solari ad-hoc per i monopattini? In prospettiva dico di si: oramai tutti andiamo verso la direzione della sostenibilità ed è normale, oltre che auspicabile, che anche la mobilità urbana segua tale direzione».
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