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«Il Governo deve accelerare sulle Zls»

Liguria, Piemonte e Lombradia, unite su porti e retroporti, chiedono ai ministeri di muoversi con celerità

di Raoul de Forcade

(canjoena - Fotolia)

3' di lettura

Occorre «concludere celermente il percorso amministrativo di riforma delle Zone logistiche semplificate» (interrottosi dopo l’approvazione del relativo Dpcm in sede di Conferenza unificata, il 12 ottobre 2022), «per dare pieno compimento agli strumenti di attrazione degli investimenti rappresentati dalle Zls e per dare concreta possibilità di istituzione alle Zls» dei territori di Liguria, Piemonte e Lombardia.

È quanto chiedono al Governo e ai ministeri competenti i presidenti delle tre Regioni, rispettivamente Giovanni Toti, Alberto Cirio e Attilio Fontana, nel documento firmato al termine degli Stati generali della logistica del Nordovest, tenutisi a Genova.

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Nel testo i tre governatori chiedono anche che, espressamente per la Zls Porto e retroporto di Genova, «sia nominato, con decreto del presidente del Consiglio, il commissario straordinario che, a norma vigente, deve presiedere il comitato d’indirizzo, ultimo tassello per la piena operatività della zona, dovendosi ritenere di fatto esaurita l'istruttoria sia sul documento strategico che sul documento addizionale della Regione Piemonte».

Rixi: «Strategico il ruolo di Liguria, Piemonte e Lombardia»

«Il ruolo di Liguria, Piemonte e Lombardia - ha sottolineato il viceministro delle Infrastrutture e trasporti, Edoardo Rixi - sarà sempre più decisivo per l’economia del nostro Paese. Tra collegamento Tav e Terzo Valico, la maggior parte delle merci movimentate in Europa sull'asse Lisbona-Kiev passerà a breve dal Nord-Ovest. Il porto di Genova sarà lo sbocco naturale verso le rotte marittime trans-europee»

Inoltre, ha proseguito, «la Zls può essere un valore aggiunto. Di recente si è conclusa la mappatura delle aree interessate per permettere alle imprese di avere procedure semplificate e agevolazioni fiscali, incrementando così la produttività del Paese».

Il documento sottoscritto dalle Regioni ribadisce che Liguria, Piemonte e Lombardia sono unite nell’alleanza strategica denominata Cabina di regia del Nord Ovest e fa il punto sulle infrastrutture logistiche, mettendo in risalto come emerga la necessità di «avviare la composizione di un quadro unitario del sistema retroportuale, interportuale e di aree-polmone afferenti i porti liguri che integri i terminal intermodali in sviluppo e che tenga conto delle potenzialità di crescita del Porto di Savona-Vado in connessione con il naturale sistema retroportuale».

Salto di qualità con la nuova diga foranea

Le tre Regioni, inoltre, concordano sulla necessità di «impegnarsi a concludere il percorso di azzonamento di dettaglio delle aree afferenti alla Zls Porto e retroporto di Genova, anche attraverso il coinvolgimento degli Enti territoriali interessati».

Poi riconoscono «nell’avvio dei lavori di realizzazione della nuova diga foranea di Genova il definitivo salto di qualità e competitività internazionale del porto di Genova, terminale del corridoio Reno-Alpi in corso di revisione ed ampliamento».

Danno anche atto del fatto che «l'intervento in via di completamento di realizzazione del Terzo valico dei Giovi debba trovare sistematica integrazione» grazie «alle opere di valico verso l’area di mercato contendibile; al completamento e potenziamento del sistema degli accessi e delle connessioni; ai quadruplicamenti e alla conseguente separazione dei servizi ferroviari lenti e veloci lungo le tratte quadruplicate, per consentire il potenziamento e la velocizzazione delle relazioni interregionali Genova-Milano e Genova-Torino».

Necessario aumentare i collegamenti

Nel documento si sottolinea anche la necessità «dell’aumento delle corse veloci da Genova verso Roma» e quella di «vedere attuato, attraverso il nuovo Piano regolatore portuale dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale, un sistema retroportuale digitale, competitivo e sistemico». Nonchè quella di «sostenere il percorso di costituzione dell'interporto di Santo Stefano di Magra (La Spezia )».

La regioni dichiarano, anche di essere pronte a «farsi parte attiva presso il ministero per istituire uno o più tavoli di monitoraggio degli interventi infrastrutturali di particolare rilevanza sulla rete stradale gestita da Anas e su quella oggetto di concessione all’interno dei territori» e di «garantire la più ampia disponibilità a collaborare con la Cabina di Regia del sistema logistico del Nord Est».

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