Il Gran Caffè Gambrinus riacquista i locali persi durante la Seconda Guerra
La Città Metropolitana, che è proprietaria dell’immobile, ha assegnato con bando un’altra ala del Palazzo della Prefettura alla società che ne ha la gestione
di Vera Viola
I punti chiave
2' di lettura
Il Caffè Gambrinus di Napoli riacquista i suoi spazi e locali originari. La Città Metropolitana, alla presenza del Sindaco Metropolitano, Gaetano Manfredi, ha consegnato le chiavi dei locali che erano stati sottratti allo storico Caffè dalla seconda guerra mondiale e destinati ad altri esercizi commerciali. La consegna è avvenuta sulla base di un nuovo contratto di locazione dei locali ai civici 3 e 4 di via Chiaia, al piano terra del Palazzo della Prefettura, edificio che rientra nel patrimonio della Città Metropolitana di Napoli.
La storia
Il Palazzo della Prefettura, già Palazzo della Foresteria, è un palazzo monumentale di Napoli che si sviluppa tra piazza del Plebiscito, piazza Trieste e Trento, via Chiaia e piazza Carolina. Fu costruito nel 1815, su progetto dell'architetto neoclassico Leopoldo Laperuta (1771-1858), quando il Re Ferdinando I decise di erigere un fabbricato – sul terreno ricavato dal preesistente convento di Santo Spirito, sorto nel 1326 – per ospitare i forestieri che venivano a visitare la corte borbonica. Nel 1890, su progetto di Antonio Curri e la partecipazione di 43 collaboratori tra scultori e pittori, al pian terreno dell’edificio fu realizzato il Caffè Gambrinus che prosperò fino al 1938, allorquando il prefetto Giovanni Battista Marziali ne ordinò la chiusura perché considerato luogo antifascista. Da quel giorno i locali furono ceduti in parte al Banco di Napoli, in parte ad altri esercizi.Dagli anni ‘50 si è assistito a un progressivo recupero, che ha portato il Caffè a essere quello che è oggi. L'atto firmato ieri può, adesso, 85 anni dopo il suo smembramento, costituire il primo passo per il recupero della dimensione originaria, mantenendo la funzione di caffè letterario e di promotore di iniziative culturali nel salotto della Città.
Manfredi: «Momento di rinascita culturale e turistica»
«È un momento storico perché, con la restituzione dei due ambienti ai civici 3 e 4 di via Chiaia, si ricompone la struttura originaria e si restituisce alla sua bellezza il Gran Caffè Gambrinus, un locale storico così importante per la città, in un momento di rinascita culturale e turistica di Napoli e della sua area metropolitana», ha detto il Sindaco della Città Metropolitana di Napoli, Gaetano Manfredi, al termine della cerimonia di consegna delle chiavi dei nuovi locali. La società Gran Caffè Gambrinus è vincitrice del relativo bando.
Una battaglia iniziata negli anni 50
«È stato uno sforzo – ha spiegato Manfredi - compiuto dalla Città Metropolitana, che giunge alla fine di un percorso lungo, cominciato con il Presidente Amato Lamberti e che si conclude ora, con la mia amministrazione. Tutti i turisti, ma anche i napoletani, che godono di questo locale potranno ammirare lo splendore originario degli stucchi, dei dipinti, della sua architettura. È veramente un luogo molto bello ed emozionante che prima era stato, purtroppo, utilizzato per fini commerciali e non appropriati. Quella che si conclude oggi è una battaglia portata avanti anche da tante associazioni culturali, come Italia Nostra, che per anni si è battuta per poter ricomporre questa unitarietà: finalmente ci siamo riusciti, ed è motivo di grande soddisfazione».
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