Il Gruppo Bolaffi cerca un partner europeo dopo un 2021 da record
La società, a cui fa capo la storica Casa d’Aste di Torino, ha acquisito la realtà Oregold per consolidare il comparto oro da investimento
di Filomena Greco
2' di lettura
Il 2021 è stato per Bolaffi, Gruppo leader nel settore del collezionismo a cui fa capo la storica casa d’aste di Torino, un anno record anche grazie all’ultima acquisizione, Krysos, attiva sul mercato dell’oro da investimento con il marchio Oregold, che ha spinto i ricavi a quota cento milioni di euro. «Abbiamo registrato ottimi risultati nelle nostre controllate in Inghilterra e Spagna – racconta l’amministratore delegato Filippo Bolaffi – e un’ottima performance con la Casa d’Aste in Italia».
Il periodo della pandemia, scontate le difficoltà nella fase iniziale, ha poi favorito il mondo delle aste sia sul fronte dell’offerta – conferimento di oggetti di valore rimasti per anni “in cantina” – sia sul fronte della domanda, riaccendendo l’interesse verso collezionismo e vecchie passioni. Con una accelerazione della trasformazione digitale e una quota del fatturato destinata agli sviluppi tecnologici pari al 2,5-3%. «Il periodo attuale – aggiunge Bolaffi – complici le incertezze su alcuni mercati e i rischi legati all’inflazione, registriamo un grande interesse verso i beni rifugio sia come forma di investimento sia come canale per monetizzare pezzi di valore».
Monete antiche e francobolli da collezione restano il core business dell’azienda torinese che vanta oltre cento anni di storia e che da poco ha ottenuto il riconoscimento di Marchio storico italiano. Ma nel corso degli anni l’attività si è molto differenziata guardando al mondo di vini, antiquariato, gioielli e orologi, arte, fino al settore immobiliare e ai memorabilia e alla prima asta di giocattoli da collezione, a marzo.
Bolaffi è una realtà composita. Accanto alla Casa d’Aste c’è l’attività dei punti vendita – Torino, Milano e Roma, oltre che Londra e Barcellona – che lavorano come veri e propri antiquari, a cui si affianca il comparto dell’oro da investimento – monete e lingotti. Con l’acquisizione di Oregold «abbiamo consolidato la nostra presenza nel settore dell’oro da investimento, mettendo insieme la nostra realtà, secondo player in Italia, e quella di Krysos, terzo operatore in Italia» spiega Bolaffi.
La strada obbligata in questo settore resta quella del consolidamento, oltre che la diversificazione nel collezionismo. «Le grandi case d’asta come Sotheby’s e Christie’s rappresentano competitor importanti per noi. Oggi siamo un grande player italiano con una piccola presenza all’estero, credo che il prossimo passo, se ci sarà l’occasione, sarà una fusione con un player delle nostre stesse dimensioni per diventare un medio operatore in Europa».
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