ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùTurismo

Il Gruppo Gattinoni verso il miliardo di ricavi

Il nuovo piano triennale punta all’ampiamento del network delle agenzie di viaggi e su una offerta sviluppata internamente. I tre problemi del comparto

di Enrico Netti

4' di lettura

Un piano industriale che porgerà il Gruppo Gattinoni al traguardo del miliardo di ricavi al termine del triennio. «Siamo ripartiti, il momento è favorevole. Abbiamo chiuso i bilanci del 2022 in area positiva e dall’inizio di gennaio si lavora fortissimo come se non ci fosse un domani. I ricavi 2022 sono pari a 492 milioni mentre il valore dei contratti commerciali (il volume del transato con fornitori terzi ndr) è vicino ai 1,2 miliardi - dice Franco Gattinoni, presidente del Gruppo che porta il suo nome e presidente della Federazione turismo organizzato (Fto) di Confcommercio, che celebra i 40 anni di attività -. Il piano industriale punta a un miliardo di ricavi e a 2 miliardi di contratti commerciali venduti tra tre anni». Per quest’anno il budget è di 636 milioni ma alla luce delle brillanti performance del primo trimestre si punta ai 700 milioni.

Tre problemi cruciali per il turismo

Loading...

L’industria dei viaggi ha ripreso a correre dopo il lungo black out provocato dalla pandemia ma «Attendiamo ancora i ristori per il 2021 - ricorda il presidente -. Il turismo organizzato è una grande opportunità ma è gestito male e ha tre grossi problemi». Costi del personale, il volato, ovvero avere lasciato il trasporto aereo in mano alle low cost e i tempi lungi per il rilascio dei passaporti. Sul costo del personale Gattinoni ritiene che le aziende non possono sopportate maggiori costi «perché un neoassunto da noi prende 1.100 euro al mese e all’azienda costo tra i 45 e i 48mila euro l’anno. Non è possibile». Il gruppo negli anni della pandemia non solo ha mantenuto i livelli occupazionali ma ha anche assunto 81 persone di cui 60 giovani da formare e fare crescere. Sul nodo del volare il presidente calca la mano. «Parliamo tanto di rilancio del turismo ma spesso ci fermiamo alle chiacchiere senza preoccuparci dei problemi reali. Il problema è il volato, lo abbiamo lasciato in mano alle low cost, siamo stati dei pazzi. Oggi ho mille persone da trasportare in Sicilia. Un prezzo di 300 euro a passeggero mi sembra abbastanza equo visto che sono molti e non trovo niente a meno di 500 euro con WizzAir e Ryanair. Addirittura abbiamo compagnie low cost che non vogliono trattare con le agenzie di viaggio quando la maggior parte dei loro biglietti è con noi. Bisogna che intervengano non solo il ministro del Turismo ma anche quello dei Trasporti. Nel mondo il turismo è già la prima attività, potrebbe esserlo anche in Italia ma come si fa in questo modo?». Infine c’è il nodo della burocrazia dai passaporti ai visti. «Va risolto subito, non possiamo più aspettare». Il nodo cruciale delle low cost è la programmazione dei voli e il numero di tratte che viene improvvisamente cancellato creando grossi problemi ai tour operator a cui creano pesanti danni.

Badesi

Il piano industriale

Fondato nel 1983 il Gruppo oggi conta oltre 800 dipendenti e opera con un network di 8 sedi tra gli hub di Milano, Torino e Bologna, oltre le sedi operative di Monza, Lecco, Rimini, Roma a cui quest’anno si aggiunge Treviso. Le agenzie di proprietà sono 120 mentre quelle affiliate 1.407. Il piano industriale prevede tre aree core con strategie e azioni. Nel Travel si agirà su un doppio binario. Da un lato il progetto si valuta l’incremento del numero delle agenzie di viaggio di proprietà per passare da 120 a 200, tramite acquisizioni che metterebbero l’acceleratore al business. Sul fronte del prodotto interno, inteso come programmazione creata e brandizzata Gattinoni, si lavorerà per implementare la contrattazione diretta, fornire servizi di alta qualità personalizzati e studiati su tutte le tipologie di target, con lo scopo di fidelizzare al brand. Il prodotto interno consente un maggiore controllo sulla marginalità e rappresenta un plus per le agenzie sia di proprietà – 120 – e affiliate - 1.407 in tutta Italia – che possono presentarsi al consumatore con soluzioni diverse per ogni cliente. È in essere il rebranding delle agenzie di viaggio di proprietà, che nell’arco del 2023 metterà al centro il nuovo logo azzurro Gattinoni Travel – che già caratterizza il prodotto viaggi del Gruppo - per identificare i Gattinoni Travel Store. Per le agenzie affiliate avverrà una rivisitazione delle vetrofanie che si ultimerà nell’anno 2024. Il rebranding non è un’operazione estetica fine a se stessa, ma una delle armi per indirizzare i viaggiatori in agenzia. Dopo la pandemia le persone hanno manifestato il bisogno di tutele e garanzie, che non possono avere dall’online generico. Il Gruppo ha inoltre sviluppato un sito e-commerce (www.gattinonitravel.it) pensato per i consumatori finali che vogliono acquistare online oppure scegliere un prodotto da acquistare in agenzia.

FRANCO GATTINONI P

La divisione Business Travel potrà garantire alle Pmi e alle grandi imprese il potenziamento dei sistemi tecnologici, fornendo un servizio veloce, personalizzato e l’accesso diretto attraverso la distribuzione di un nuovo «self booking tool» per rendere ancor più efficiente la gestione delle prenotazioni delle trasferte con una maggiore attenzione al controllo dei costi. Per finire l’area Eventi, con ricavi nel 2022 per 36 milioni e un budget 2023 oltre i 52 milioni, la strategia è posizionarsi per la realizzazione non solo di convention e di incentive, ma anche di grandi eventi. Proprio per questo obiettivo si sta lavorando al potenziamento del comparto Live Communication e della squadra con nuove risorse e collaborazioni importanti. È in fase di sviluppo un lavoro verso società internazionali per promuovere l’Italia come destinazione e il lifestyle Made in Italy.

«I risultati attuali sono frutto di continuità, di investimenti fatti per anni nelle risorse umane e nella tecnologia, ma anche della nostra velocità di risposta alla domanda di un mercato in forte cambiamento e sempre più esigente - conclude Sergio Testi, Direttore generale Gruppo Gattinoni -. Vogliamo essere veloci perché il mondo è veloce. Sia nelle integrazioni che implicano le acquisizioni fatte (la più importante è quella di Robintur Travel Group da Coop Alleanza 3.0 ndr), sia nell’adattarci alle esigenze del cliente, arrivando anche ad anticiparle. Il network di agenzie affiliate ha saputo resistere alla pandemia, anche grazie agli strumenti che abbiamo messo a disposizione. La divisione Eventi è stata supportata con l’ingresso di professionisti, soprattutto lato creativo, molto esperti. Il Business Travel ci ha fatto ricevere prestigiosi riconoscimenti. Siamo pronti a cogliere tutte le opportunità del nuovo triennio».

Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti