Il leader più apprezzato è manager e politico. Primi in classifica Zaia e Brugnaro
Le classifiche dei presidenti di Regione e dei sindaci, dicono che il “buon amministratore” deve avere buone performance e capacità di porsi alla ribalta della politica nazionale
di Antonio Noto
I punti chiave
2' di lettura
L’analisi complessiva del Governance Poll 2022 evidenzia vari fattori che ci spiegano quali devono essere le caratteristiche ideali degli amministratori locali per attrarre consenso. E, soprattutto, per stabilire un forte legame sentimentale con la popolazione di riferimento.
La lettura delle due classifiche, presidenti di Regione e Sindaci, fa emergere un profilo particolare del “buon amministratore” che viene identificato come tale non solo per le buone performance che i cittadini gli riconoscono, ma anche per la capacità di porsi alla ribalta della politica nazionale. Insomma, per essere apprezzati dalla popolazione bisogna avere un “doppio profilo”: da una parte si devono soddisfare i bisogni degli elettori in termini di miglioramento della qualità della vita, ma al contempo è premiata anche la capacità a superare il concetto territoriale e diventare attori principali nel dibattito politico nazionale.
I nuovi sindaci, eletti nella recente tornata elettorale di giugno, devono tenere ben presente questa dimensione se vorranno conservare la maggioranza del consenso ottenuto tra il primo e il secondo turno.
Da Zaia a Bonaccini
Questa caratteristica è prevalente in entrambe le classifiche. Tra i Presidenti di Regione, oltre alla prima posizione di Zaia (da notare che è saldamente in testa al Governance Poll da 12 anni, cioè da quando nel 2010 conquistò la poltrona) fa riflettere il fatto che i governatori che lo seguono in classifica hanno conquistato tutti una caratura nazionale: Fedriga è indicato da molti come un possibile futuro leader della Lega e, nel frattempo è diventato anche il presidente della Conferenza delle Regioni, così come Bonaccini, da alcuni ritenuto se non il futuro segretario del PD, una ottima personalità da tenere in considerazione per i prossimi governi, o Toti che addirittura somma due funzioni, quello del presidente della Liguria e quella del segretario del partito nazionale Italia al Centro.
Da Brugnaro a Sala
Anche la classifica dei sindaci restituisce questa modalità di interpretazione delle caratteristiche che i cittadini vogliono riconoscere nei propri amministratori.
Il vincitore quest’anno è Brugnaro che oltre a essere il sindaco di Venezia è diventato il capo di un partito politico presente in parlamento come Coraggio Italia. C’è poi Antonio De Caro che alla carica della prima poltrona del Comune di Bari unisce il ruolo di presidente dell’Anci. A seguire, il meneghino Sala che da sempre è nel dibattito nazionale che travalica anche le problematiche della città che guida. Il mix perfetto è dunque capacità di gestione delle problematiche locali e presenza nella politica nazionale. A conti fatti, dunque, l’amministratore ideale deve essere per metà manager e per metà un politico doc.
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