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Lusso confortevole, smart luxury, è una definizione ricorrente nella moda post-pandemia: identifica creazioni capaci di soddisfare la nostra rinnovata esigenza di comodità e versatilità non rinunciando alla qualità dei materiali e all’eleganza del design. In questo senso, chi come Eleventy ha puntato su questa formula fin dalle sue origini, nel 2007, si trova oggi in vantaggio: «Confermiamo il posizionamento che abbiamo scelto da sempre e che ci ha premiato, quello dello smart luxury, appunto, prodotti di lusso, dove il sartoriale incontra il confort, e totalmente made in Italy», dice Marco Baldassari, co-fondatore e direttore creativo del menswear del marchio milanese, dal 2014 nel portfolio del fondo Vei Capital -. Non ci siamo buttati sullo street o sul fashion, ma abbiamo mantenuto con coerenza il nostro stile, che esalta il piacere di vestirsi bene». Eleventy, che firma anche una collezione donna e ha di recente firmato un accordi di licenza con Simonetta per la collezione kids, lavora con una rete di circa 90 pmi italiane: «Questo è essere sostenibili - prosegue Baldassari -, nel senso che sosteniamo il made in Italy e gli stipendi italiani. Per noi smart significa anche che un capo di lusso non deve necessariamente essere molto costoso, ma che il suo prezzo comprende anche valori e servizi per i clienti». Cruciali anche nel retail, nel quale Eleventy sta investendo considerevolmente: «Il nostro servizio è molto curato fin dall’accoglienza - aggiunge -, anche grazie a dettagli come un calciobalilla prodotto da Teckell, azienda di Varese, che crea un’atmosfera intima, domestica, rilassata».
Dopo le aperture di Mosca e Dubai, qui con Harvey Nichols, Eleventy (che è presente in 30 Paesi) ha puntato sugli Stati Uniti: «Abbiamo colto l’opportunità offerta dall’abbassamento dei canoni richiesti in alcune location - nota Baldassari -, anche per provare dei temporary store che abbiamo poi trasformato in negozi stabili, come è accaduto con quello di Madison Avenue a New York, confermato a dicembre con affitto a lungo termine». Un tratto interessante e originale della strategia retail di Eleventy passa anche dal progetto Eleventy Hotellerie, con aperture di punti vendita in destinazioni di lusso come il Forte Village in Sardegna, le Terme di Saturnia e il Capri Palace: «In vacanza si fa shopping senza fretta, in totale privacy. Sta funzionando molto bene, e valorizza anche gli hotel dove siamo presenti», conclude Baldassari.
Grazie a questa vivacità di iniziative e investimenti, Eleventy prevede di raggiungere i 40 milioni di fatturato nel 2022, superando abbondantemente i 30 del 2019 pre-Covid.
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