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Il marketing immobiliare è più efficace se diventa interattivo

di Paola Dezza

(Adobe Stock)

3' di lettura

È uno spostamento veloce e massiccio quello che vede migrare campagne di marketing e pubblicità dai vecchi metodi offline al mondo digitale. Sempre più da quando l’online ha superato il limite del desktop del personal computer e ha raggiunto i dispositivi mobile come smartphone e tablet. Scarsa è l’efficacia del classico vecchio giornaletto di annunci. Meglio il web, che consente di ordinare, filtrare, salvare, condividere annunci visti. Non solo. Oggi la casa si può presentare anche con visite virtuali.

«Il progresso della tecnologia farà fare un salto in avanti agli strumenti oggi adottati soprattutto in relazione alla presentazione del prodotto – dice Giuseppe Crupi, ad di AbitareCo, società specializzata in nuovi sviluppi –. Crescerà il processo di interattività multicanale grazie alle presentazioni in 3D e alla realtà aumentata, sempre più emozionali».

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Chi cerca casa vuole “toccare con mano” l’immobile. Molti network internazionali stanno testando e promuovendo l’utilizzo di una visione 3D a distanza di case sul mercato. La realtà aumentata permette di aggirarsi nelle stanze della casa, di spostarsi da un locale all’altro, di ammirare il panorama dal balcone. E di comprare una casa a New York dal proprio divano a Milano o Roma dopo aver effettuato una visita virtuale dell’appartamento.

«Il modo di fare marketing nel residenziale è cambiato – spiega Giuseppe Pizzuti, a capo dell’area abitativa di Bnp Paribas real estate –. Ci rivolgiamo sempre più a una clientela ben identificata, anche di prossimità». Gli strumenti a disposizione di chi vende case sono sempre più scientifici, tanto che oggi si possono geolocalizzare i clienti e classificarli per categorie professionali o fasce di reddito. Sono finiti i tempi di annunci brevi ed enigmatici, senza foto, in cui bisognava leggere tra le righe che l’aggettivo luminoso significava piano terra e primo piano, o fuorvianti (ampio terrazzo, ma di quattro metri quadrati).

«Nella enorme cassa di risonanza che il web rappresenta oggi per la visibilità degli annunci immobiliari, gli strumenti a disposizione delle agenzie sono diversi: si parte dalle campagne che portano una maggiore visibilità sui motori di ricerca (Google e Bing su tutti) fino ad arrivare a quelle sui social network (Facebook, Instagram, Twitter) – dice Carlo Giordano, ad di Immobiliare.it –. A queste aggiungiamo i canali display, dove è possibile mostrare un banner con il proprio logo e un messaggio dedicato a utenti profilati. Infine vi sono gli annunci pubblicati sui portali come il nostro». Il web offre anche la possibilità di puntare sulle immagini, ormai chiave fondamentale per una prima idea di un immobile. «E permette di aggiornare in tempo reale il portfolio annunci» conclude Giordano. C’è anche chi punta sulla vendita di case con accessori, come il box gratuito o l’arredamento.

Dal punto di vista professionale, per gli agenti immobiliari il futuro potrebbe giocarsi sugli Mls (multiple listing services): sul modello di quanto avviene negli Stati Uniti, sono e saranno sempre di più le agenzie italiane che condividono i portafogli annunci, in modo da offrire un ventaglio di scelta più ampio ai propri utenti.

Reti più tradizionali come Gabetti, invece, affermano che il classico cartello tiene testa all’avvento digital. «Anche se molti strumenti del passato in questi anni hanno subito un calo dei relativi investimenti scendendo a circa il 15% sul budget totale di spesa» dicono. Gabetti sta testando una piattaforma digitale di proximity marketing per pianificare campagne advertising tali da intercettare l’audience nel territorio dell’agenzia o dell’immobile.

Anche Tecnocasa sposa comunicazione integrata e multicanalità. «Il nostro obiettivo – spiega Paolo Cavuoto, Consulente Pubblicitario del Gruppo Tecnocasa – è generare valore alle agenzie affiliate del Gruppo grazie a una strategia che risponde alle più recenti evoluzioni della multicanalità». Tra gli strumenti più innovativi ci sono le riviste digitali e la chat live per dialogare con l’agenzia in tempo reale.

Strumenti diversi a seconda della tipologia di clientela sono la specificità del brand del lusso Engel & Voelkers. Tutti strumenti molto classici, dai volantini alle brochure, fino alla rivista di lifestyle, ma anche social media. «Bisogna essere aggiornati con le novità provenienti dall’online marketing e su questo punto E&V sta investendo molto – dicono dalla società – sia nella ricerca che nello sviluppo di nuovi software».

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