Il mercato dei libri consolida la crescita sul 2019, i dati dell’Aie al Salone del Libro
Nei primi quattro mesi dell’anno la vendita di libri è rimasta in linea con i volumi del 2022 ma ha segnato un +17% rispetto al 2019, periodo pre-Covid.
di Filomena Greco
3' di lettura
Il mercato dell’editoria si conferma in buona forma, con il trend di crescita che si stabilizza rispetto al periodo post-pandemico (+17% sul 2019) e le librerie che consolidano la posizione come primo canale di vendita, con una quota superiore al 50%. È quanto emerge dai dati presentati al Salone internazionale del Libro di Torino dall’Aie, l’Associazione italiana degli editori. Le vendite restano in linea con quelle dell’anno precedente sebbene nei primi quattro mesi, da gennaio ad aprile, i volumi sono aumentati del 17% rispetto al 2019.
Gli editori segnalano un nuovo calo del canale online – al 41,5% di quota di mercato che nel 2019 era al 27% – e un leggero recupero della grande distribuzione, che si attesta al 4,7%. «I dati che presentiamo oggi – ha spiegato il responsabile dell'ufficio studi dell'Associazione Italiana Editori Giovanni Peresson – ci dicono due cose: la prima è che la crescita del mercato che si era innescata già a fine 2020 non era un fenomeno passeggero, ma una tendenza di lungo periodo che attesta e stabilizza il libro a valori di vendite superiori a quelli del prepandemia».
Secondo elemento è legato al fatto che questo risultato «viene perseguito tenendo bassi i prezzi, nonostante la crescita dei costi aziendali per materie prime ed energia» aggiunge Peresson. A fronte di un aumento generale dei prezzi su base annua dell'8,3% ad aprile, il prezzo medio di copertina del venduto è cresciuto dell'1,1%. Il dato delinea una tendenza di più lungo periodo: nell'aprile 2022 i prezzi erano aumentati dell'1,5% a fronte di un'inflazione del 5,8%
Le vendite nelle prime sedici settimane dell’anno sono state pari a 473,2 milioni, le copie vendute sono 31,2 milioni con un incremento rispetto allo stesso periodo del 2019 del 17% a valore e del 15,6% a copie. Rispetto al 2022, invece, il mercato resta stabile nel valore (-0,2%) e nelle copie (-1,2%). I marchi editoriali nella fascia di venduto oltre i 5 milioni sono cresciuti nelle vendite del 37,7% rispetto al 2019. Quelli tra 1 e 5 milioni sono cresciuti del 25,3%, quelli sotto il milione del 5,4%.
La ripresa delle librerie è da attribuirsi a una precisa scelta dei lettori che nel 46% dei casi dichiarano di aver utilizzato di più la libreria negli ultimi 12 mesi e di aver ridotto gli acquisti online e negli altri canali alternativi alle librerie. In particolare, tra le motivazioni, nel 55% dei casi viene indicato l'aver trovato in libreria promozioni interessanti, nel 45% l'essere stato attratto da un migliore assortimento, nel 26% l'aver riscoperto l'”atmosfera” della libreria.
La top ten dei libri più venduti nei primi quattro mesi evidenzia un panorama dove convivono libri-evento, saggistica di cultura, romance, titoli trainati da trasposizioni cinematografiche e premi letterari o fenomeni social. Tutto questio in un mercato però sempre più plurale: la quota dei primi 100 titoli rappresenta il 9,4% del mercato a valore e l'8,7% a copie.
In maggioranza, gli italiani leggono narrativa come romanzi, fumetti, libri per bambini (50,7%), mentre saggistica e manualistica non universitaria sono al 49,3% delle vendite. La narrativa italiana in particolare cresce del 17,3% rispetto al 2019 e del 2,5% rispetto al 2022. Quella straniera cresce del 21,7% rispetto al 2019, mentre cala del 4,2% sul 2022. I fumetti triplicano rispetto al 2019 (più 195,8%) ma calano del 12,1% rispetto al 2022. Uno dei fenomeni più rilevanti degli ultimi anni è il romance, i romanzi d'amore che nei primi quattro mesi dell'anno hanno visto una spesa pari a 15,7 milioni di euro.
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