Il mini-bond per crescere. Anche al Sud
di Daniela Russo
3' di lettura
Il gap con il Nord è ancora forte ma aumenta anche nel Mezzogiorno il ricorso ai mini-bond. Diverse le ragioni, comune l’obiettivo: crescere. Nel 2017, secondo il 4° report italiano sui mini-bond del Politecnico di Milano, le emissioni sono state 170 (110 nel 2016), per un valore di 5,5 miliardi di euro.C’è l’impresa calabrese che punta sui mini-bond per prepararsi alla quotazione e c’è quella company pugliese che li utilizza per finanziare un’acquisizione importante. E ancora c’è l’azienda campana che vuole migliorare la propria organizzazione interna per favorire una crescita strutturata.
Dal mini-bond a Elite, guardando a Piazza Affari
Sul mercato ExtraMot Pro, Agrumaria Reggina, azienda specializzata nella
fornitura di soluzioni personalizzate per l’industria del food&beverage, ha quotato il primo mini-bond short term nel 2016, per un valore di 500 mila euro. Un anno dopo, due passi avanti sulla strada che porta da Reggio Calabria a Milano: il secondo mini-bond (short term, 500 mila euro) e l’ingresso in Elite, il programma di Borsa Italiana e Confindustria per le aziende ad alto potenziale. «Abbiamo scelto di puntare su questo strumento per favorire la crescita interna, – spiega Domenico Paolo Chirico, responsabile amministrativo di Agrumaria Reggina – migliorando i processi di controllo e gestione e le procedure amministrative. Guardiamo con interesse alla possibilità di aprire il capitale sociale a terzi». La quotazione è nei piani per il futuro, da qui la scelta di partecipare a Elite. Con 65 dipendenti e un fatturato 2017 di 20 milioni di euro (con previsioni al 2018 vicine ai 22 e l’obiettivo di raggiungere quota 30 milioni nel 2020), Agrumaria Reggina si propone di emettere, verso fine anno, un nuovo mini-bond: medio-lungo termine, per un valore compreso tra 1,5 e 2,5 milioni di euro.
Nasce in Puglia il polo Ict-Telco
Exprivia è una delle aziende meridionali quotate a Piazza Affari, specializzata nella consulenza di processo, nei servizi tecnologici e nelle soluzioni di Information Technology. Il 2017 è un anno importante per l’azienda di Molfetta. Grazie all’emissione di un bond da 17 milioni di euro, sottoscritto dai fondi Anthilia Capital Partners sgr, Banca Popolare di Bari e da Confidi Systema, acquisisce l’81% del capitale ordinario di Italtel, società attiva nel mercato delle telecomunicazioni. Il bond, senior unsecured, ha un tasso fisso del 5,8%, con cedola semestrale. «I mondi dell’Ict e delle Telco convergeranno sempre più nei prossimi anni – dice Gianni Sebastiano, strategic planning director e investor relator di Exprivia – l’incontro con Italtel rappresenta un passaggio importante per la crescita dei due gruppi e crea un nuovo player nel mercato. Nei prossimi tre anni lavoreremo per finalizzare al meglio l’integrazione, partendo dalle sinergie sia sui mercati nazionali sia su quelli internazionali». Dopo l’acquisizione, la nuova realtà conta un fatturato complessivo di circa 600 milioni di euro (40% all’estero) e oltre 3 mila dipendenti.
La finanza alternativa come strumento di crescita
Innovaway, società campana dell’Ict, nel 2017 ha quotato due mini-bond sul
mercato ExtraMot Pro, dal valore di 500 mila euro l’uno e una cedola al 4,5 per cento. Il terzo si appresta a quotarlo prima dell’estate. «La ragione per cui abbiamo emesso il mini-bond – racconta Antonio Giacomini, amministratore delegato del gruppo Innovaway – è di aumentare la cultura finanziaria aziendale e migliorare la nostra attività di reporting e di controllo di gestione, nella prospettiva di raccogliere capitali con nuove emissioni. Nei progetti futuri c’è la crescita sia per linee interne che esterne, anche tramite acquisizioni». Nel 2017, Innovaway (25 milioni di fatturato 2017 e oltre 500 dipendenti) ha acquisito P&A Solutions, azienda specializzata nei sistemi Epr, partner di Sap, e avviato una partnership con Google Cloud.
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