ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùA un anno dalla morte del fondatore di Banca Mediolanum

Il modello Doris tra innovazione e responsabilità

Un anno fa la morte del fondatore di Banca Mediolanum

di Marco Giorgino

(Imagoeconomica)

3' di lettura

La visione imprenditoriale di Ennio Doris ha segnato la storia del sistema finanziario italiano e ha contribuito a spostare continuamente nel futuro le frontiere dei servizi bancari, indicando una nuova e moderna prospettiva di gestione del risparmio. Ci sono molti elementi su cui poter argomentare questa affermazione. Vorrei concentrami su due in modo particolare: innovazione e responsabilità.

La storia di Banca Mediolanum è, sin dai suoi momenti fondativi, una storia di innovazione continua, sempre cercando di guardare oltre. Il senso dell’innovazione nel sistema bancario, storicamente poco incline a innovare, ha una valenza certamente diversa rispetto ad altri, soprattutto se si guarda a un passato più lontano. Valori presenti negli odierni modelli di business erano impensabili decenni fa. Portare il cliente al centro ha rappresentato un elemento rivoluzionario, una prospettiva completamente opposta, che ha generato un nuovo modello di servizio dove l’obiettivo è stato quello di proteggere in modo personalizzato la dimensione finanziaria delle persone accompagnandole lungo l’arco della propria vita, anticipandone i bisogni e assistendole nella pianificazione finanziaria e nel soddisfacimento delle esigenze e delle aspettative di valorizzazione del risparmio.

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Lo strumento per mettere a terra questa visione ha visto, sin dalle origini, nell’introduzione del consulente globale e, nel 2006, nella evoluzione di questa figura verso quella del family banker un passaggio centrale per lo sviluppo e il successo di questo modello di servizio. Proprio con l’introduzione della figura del family banker, denominazione emblematica dell’attenzione posta sul cliente come persona e sul suo ambito più intimo di riferimento, si afferma ancora di più la figura di un professionista in grado di fornire un servizio integrato per le esigenze finanziarie della famiglia. Banca Mediolanum, così, consolida il suo ruolo di banca della famiglia per la famiglia. La visione e la filosofia dell’imprenditore diventano sistema grazie a scelte manageriali anch’esse lungimiranti: l’integrazione verticale, negli anni sempre più forte, tra “fabbriche” prodotto e rete distributiva, che nel tempo ha consentito di costruire la crescita su basi solide e indipendenti e che oggi rappresenta uno dei fattori di maggiore valore nella competizione tra intermediari; il ruolo della comunicazione per essere sempre vicini ai family banker e, anche attraverso di essi, ai propri clienti. Già dalla fine degli anni Ottanta viene lanciata la TV aziendale, primo esempio in Italia; l’importanza della formazione come investimento per dare ai propri consulenti uno spessore professionale basato su forti competenze tecniche e specialistiche e grandi capacità relazionali e di attenta gestione dei clienti. Nel 2009, nasce Mcu, la Corporate University della banca, con riconoscimenti anche a livello internazionale; l'uso sempre intelligente e di frontiera della tecnologia informatica, prima, e digitale, poi, una tecnologia sempre a servizio della persona e mai al posto della persona, che ha contribuito a sviluppare in modo virtuoso, prima di molti altri operatori e senza sportelli, il concetto di multicanalità integrata.

Ennio Doris è stato un grande imprenditore responsabile, interpretando decenni prima quello che oggi sta diventando il driver principale delle scelte di governance delle imprese ossia la ricerca della sostenibilità e del successo sostenibile, un successo che guarda al valore di lungo termine per gli azionisti tenendo conto degli interessi degli altri stakeholders rilevanti. E tra questi è indubbia l'attenzione posta sulle persone, sia nella dimensione di mercato, i clienti, che in quella organizzativa, i collaboratori. Ci sono tre esempi, tra i tanti, di diversi natura e impatto, che possono accompagnare questa valutazione. Il primo è la vicinanza a quegli undicimila clienti che, durante la crisi finanziaria del 2008, avendo investito in index linked con sottostante il titolo Lehman, rischiavano di perdere l'intero valore dell'investimento, per un controvalore complessivo di 200 milioni di euro, per i quali fu studiata una soluzione affinché ne venissero rimborsate le perdite. Fu una decisione che servì a non scalfire il patto di fiducia alla base del rapporto banca cliente. Il secondo è la contribuzione alla crescita della cultura finanziaria del paese, valorizzando continuamente i messaggi della diversificazione per mitigare i rischi, della pianificazione finanziaria a servizio degli obiettivi di vita delle famiglie, della necessità di tenere i nervi saldi nei momenti difficili del mercato, magari approfittando delle fasi di forte ribasso. Il terzo, ma non l’ultimo, è nell'aver dato alla propria creatura una prospettiva di sostenibilità gestendo per tempo e bene quello che in Italia è sempre molto difficile fare, ossia la successione generazionale e il ricambio manageriale, identificando una guida forte e preparata che sta consentendo alla Banca di poter continuare nel suo percorso di crescita e sviluppo.

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