IL MONDO CHE CAMBIA RIFLESSO NEI LIBRI PER BAMBINI
di Lara Ricci
3' di lettura
Chiusi in casa per mesi a osservare genitori alle prese con gli assurdi grattacapi che assorbono la mente degli adulti del XXI secolo, i bambini devono essersi sentiti ben strani. Forse è per questo che si trovano molti libri sul sentirsi diversi, alieni, soli, se si curiosa tra le novità della Bologna children’s book fair (dal 14 al 17 giugno, online su bolognachildrensbookfair.com). Per la reattività e vivacità delle case editrici per l’infanzia, i nuovi titoli sono un po’ uno specchio del tempo presente. Come l’album Io e gli altri (di Amanda Cley & Cecilia Ferri, Kite), storia di un ragazzino travestito da lupo per sentirsi parte di un branco non a caso spettrale. O le divertenti avventure a fumetti (nel 2020 i fumetti hanno debuttato in fiera) di Rosa e del suo amico immaginario alle prese con la prof Spocchia, che insegna Storia... della sua vita! (Aldo e Rosa di Mariachiara Di Giorgio e Susanna Mattiangeli, Mondadori). Ma anche il resoconto del crollo di un’adolescente che non riesce ad arginare le crudeltà di qualcuno che si accanisce su di lei (Senza una buona ragione, di Benedetta Bonfiglioli, Uovonero) e quello non dissimile di Manuel, vittima di bullismo ( Chissene, Luisa Caretti, Storie cucite). Con grande sensibilità racconta il male di cui è affetta la giovane esordiente Elle McNicoll in Una specie di scintilla (Uovonero): avventure di una ragazzina autistica che vuole far riflettere sui danni dei pregiudizi tramite la riabilitazione delle streghe.
Si sente estranea al suo mondo anche la protagonista di una storia vera, splendidamente illustrata e ben scritta - ma di una tristezza feroce - dell’artista svedese Berta Hansson (Le ali di Berta, di Sara Lundberg, Orecchio Acerbo), che riuscì a lasciarsi alle spalle la fattoria e un destino segnato da donna della sua epoca. Il delicatissimo e suggestivo album Julián al matrimonio, (di Julia Love, Franco Cosimo Panini) narra di due bambini allo sposalizio di due spose. Mentre il Giulio di Max e Giulio (di Fulvia Degl’Innocenti ed Elena Pensiero, La Margherita) ha il problema che, senza chiedere il suo parere, l’hanno chiamato Giulia, e ciò lo fa sentire assai fuori posto e incompreso. Sono infatti numerosi i libri che cercano di andare oltre gli stereotipi e affrontare questioni di genere. Le mette in una prospettiva storica Anna Chiaiese in L’Antichità greca e romana. Altri sguardi, nuovi racconti (ill. di Caterina Di Paolo, Settenove), storia di Saffo, Ipazia, Arsinoe II, Turia e tante altre che fecero la storia, ma da questa furono escluse. Le prendono di petto Il mio primo libro femminista, di Silvia Vecchini (ill. di Michéle Brummer Everett, Sonda), Femmina non è una parolaccia di Carolina Capria e Mariella Martucci (Marietti) o Viola e il blu, di Matteo Bussola (Salani), che inizia con una frase eloquente: «È facile essere una bambina difficile». Ma tra gli scaffali (virtuali), c’è anche spazio per le fiabe della buonanotte (Tutto dormirà, di Astrid Lindgren con le splendide illustrazioni di Marit Törnqvist, CameloZampa), per ripassare (Vacanze matematiche, di Anna Cersoli e Avventura sull’isola dei grammasauri, di Mazassimo Birattari, Feltrinelli) e per una bella immersione estiva in un libro pieno di... (interessantissime) meduse! (Il giardino delle meduse, di Paola Vitale e Rossana Bossù, CameloZampa).
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