modello di Azionariato diffuso

Il Napoli Calcio che vince adesso è quello femminile

Primo posto in classifica in B e Serie A che si avvicina per il Napoli Femminile, la prima società sportiva non professionistica a coinvolgere un pool di aziende in un azionariato diffuso

di Veronica Riefolo

2' di lettura

Il primo posto in classifica, frutto di sei vittorie e due pareggi in otto partite, la Serie A che si avvicina ed il “modello Barcellona”, sia pure con sostanziali differenze, che si va consolidando per dare vita a un altro calcio e dargli vita all’ombra del Vesuvio. Il Napoli Calcio femminile ha da poco eletto il suo nuovo Consiglio di Amministrazione al termine di una partecipata assemblea dei soci frutto dell’azionariato diffuso che caratterizza il club del rieletto presidente Raffaele Carlino, storico patron di Carpisa.


Il presidente e il modello
Il Napoli Femminile è la prima società sportiva non professionistica a coinvolgere un pool di aziende in un azionariato diffuso. Questo permette di utilizzare processi industriali nella gestione della società sportiva per monitorare al meglio le risorse investite dai partner. Appassionato “storico” del calcio femminile, Carlino, sta dando così nuovo impulso alla squadra con il suo impegno: ha allestito una formazione di tutto rispetto che mister Marino sta facendo viaggiare a tutta velocità: 6-1 in casa della Novese nell’ultimo match del 2019 che è servito a tenere a distanza di sicurezza (tre punti) il San Marino che insegue la vetta. Protagoniste di questo avvio eccellente di stagione le attaccanti Chatzinikolau e Gelmetti (sei reti ciascuna), ma funziona anche la fase difensiva e il gruppo multietnico (due greche, due estoni, una americana) si è ben amalgamato.

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Le strutture da migliorare
Resta solo un problema, il campo di casa a Napoli è ancora un miraggio. Per ora gare interne a Casamarciano e allenamenti a Pianura. La dirigenza però guarda già al futuro di un movimento in grande crescita. Figure di spicco sono presenti nel Consiglio di Amministrazione formato, oltre che daCarlino e dall’amministratore delegato Francesco Tripodi, da Riccardo Guarino, Luigi Pansa e Luciano Cimmino, presidente della Pianoforte Holding, società controllante le aziende a cui fanno capo i marchi dell’abbigliamento Carpisa, Yamamay e Jaked. Per tutti loro il primo obiettivo è quello di trovare una casa comune per le oltre 100 tesserate, dalla prima squadra alle giovanili (si parte con le Under 8 e Under 10). Ad oggi sono divise in cinque campi tra quelli di gara e quelli di allenamento con conseguente dispendio di soldi e di energie. Sì lavora anche alla brand identity per far crescere il numero dei main sponsor - attualmente Carpisa, Jacked, Yamamay, Idea Bellezza e Centro Minerva - e per questo è appena stato lanciato il nuovo sito internet che rispecchia la filosofia del club simboleggiata dallo slogan #wearenapoli.

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