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Il noleggio a lungo termine sale al 25% delle immatricolazioni

L’Nlt svolge un ruolo chiave nella diffusione di veicoli a basse o zero emissioni allo scarico. In forte sviluppo anche il canale dei privati

di Vincenzo Conte

Colonnine. Cresce la diffusione in Italia delle infrastrutture di ricarica per l’elettrico

3' di lettura

Cambia la mobilità degli italiani, con il noleggio a lungo termine in forte crescita e le flotte aziendali che si confermano l’incubatore ideale di esperienze e best practice che poi si diffondono anche nel mercato dei privati. Che le aziende italiane siano in una fase di profondo cambiamento nel modo di progettare, organizzare e gestire la mobilità dei dipendenti lo conferma anche l’edizione 2023 del Barometro delle Flotte Aziendali (indagine condotta dall’Arval Mobility Observatory), da cui emerge che le flotte continuano il loro sviluppo, mentre la transizione energetica è in corso, la connettività si diffonde e supporta sostenibilità e sicurezza, le opzioni di mobilità aumentano e l’offerta di veicoli si arricchisce grazie alla presenza di nuovi costruttori.

Il 95% dei fleet manager italiani intervistati crede che il proprio parco veicoli rimarrà stabile o aumenterà nei prossimi tre anni. Tra le ragioni della futura espansione della flotta, la crescita del business e lo sviluppo di nuove attività rimane la prima e più importante (85%, in netto aumento rispetto allo scorso anno); al secondo posto si colloca l’intenzione di trattenere e attrarre talenti (44% contro il 24% del 2022) e al terzo la previsione di proporre veicoli aziendali anche ai dipendenti che non ne avrebbero diritto (22%). Tra le sfide più importanti che le aziende dichiarano di dover affrontare c’è sicuramente il processo di transizione energetica. A questo proposito è LeasePlan, con il suo Indice di preparazione ai veicoli elettrici, a fornire un quadro aggiornato della situazione a livello italiano ed europeo. Secondo quanto emerge dallo studio, l’Europa è più pronta che mai per la transizione alla mobilità elettrica, con miglioramenti significativi nella preparazione ai veicoli elettrici in tutto il continente, ma l’Italia è in controtendenza. Dei parametri considerati nello studio, infatti, rispetto allo scorso anno l’Italia migliora considerevolmente nell’infrastruttura di ricarica mentre presenta dei limiti sia per la maturità del mercato verso l’elettrico, sia sul Total Cost of Ownership.

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Continua a viaggiare a gonfie vele il noleggio a lungo termine (Nlt), che, in un mercato asfittico, guadagna quote e si conferma come una soluzione in rampa di lancio, che può contare su uno zoccolo duro di clienti nel mondo della mobilità aziendale. Nei primi sei mesi del 2023, secondo Aniasa (l’associazione delle società di noleggio), il settore ha registrato una decisa crescita (+47% di immatricolazioni, con una flotta circolante che ha superato 1 milione e 300mila veicoli) e giunge a rappresentare il 25% dell’intero volume di immatricolazioni sviluppate in Italia. Il noleggio conferma inoltre di avere un ruolo chiave nella diffusione di veicoli a basse o zero emissioni allo scarico. Le prospettive sono dunque rosee, anche alla luce dei primi positivi segnali che giungono dal governo sulla questione fiscale. Le imprese italiane attendono infatti un alleggerimento del peso fiscale sui costi di mobilità, che continuano a penalizzarle rispetto ai diretti competitor di altri Paesi europei. Il noleggio cresce molto anche nel canale dei privati, con e senza partita Iva, che ad oggi hanno raggiunto le 163mila unità. Non sempre, però, i privati che scoprono il mondo del noleggio sono in grado di valutare adeguatamente i servizi offerti. Una rilevazione di Amina, l’associazione dei broker di noleggio italiani, mette infatti in evidenza che solo un terzo degli italiani valuta come almeno sufficiente la sua conoscenza del servizio di noleggio a lungo termine, mentre i restanti due terzi confessano di non conoscerlo per nulla o di conoscerlo poco. Oggi però di noleggio si parla sempre più spesso e questo di certo aiuterà gli utenti ad approcciare un mondo di servizi che, in un momento come quello che stiamo vivendo, possono essere di grande aiuto per affrontare le incertezze del futuro.

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