Il nuovo obiettivo dell'esplorazione del Pianeta è la sua salvaguardia
L'avventura oggi non è più scoperta, è tutela dell'esistente. Con questo in mente, la casa della corona ha presentato l'evoluzione della famiglia di orologi per i viaggiatori.
di Paco Guarnaccia
4' di lettura
Per esplorare bisogna viaggiare. E se c'è un brand che ha dedicato gran parte della sua lunga storia nel cercare di supportare il più possibile le esplorazioni questo è Rolex. I suoi orologi hanno accompagnato alcune delle imprese più memorabili della storia dell'uomo. Imprese realizzate in tempi in cui la pianificazione di uno spostamento da una parte all'altra del mondo necessitava di ben altri piani rispetto all'impiegare cinque minuti a inserire i propri dati su una pagina web per prenotare un volo. Per non parlare poi dell'ignoto rappresentato da quello che ci si sarebbe trovati di fronte una volta iniziata l'avventura e che oggi, con tutta la tecnologia che ci circonda, è molto meno ignoto e soprattutto (per fortuna) più sicuro.
Tra i più celebri viaggi vissuti in passato come parte integrante delle dotazioni di alcune spedizioni, Rolex è stato sull'Everest nel 1933 e nel 1953 (anno della conquista della vetta per la prima volta nella storia) e si è diretto nel 1960 (e poi ci è tornato nel 2012) nei mari dell'Oceano Pacifico per scoprire i segreti della fossa delle Marianne. E se prima le esplorazioni erano più mirate alla scoperta, oggi hanno cambiato il loro obiettivo finale che è diventato principalmente la raccolta di informazioni per la salvaguardia del pianeta. Dal 2019 la casa della Corona ha istituito il programma Perpetual Planet, una sorta di contenitore in cui confluiscono tutte le iniziative dedicate al pianeta. Dai Rolex Awards Enterprise, premi assegnati a chi crea iniziative degne di nota dedicate al miglioramento del mondo, alle partnership con Mission Blue, con la National Geographic Society e con tante spedizioni: tra le ultime la Xunaan-Ha Expedition, in Messico, per analizzare dei campioni d'acqua nello Yucatan e aiutare a migliorare la qualità delle sue falde acquifere, mentre per il 2023 è prevista la partenza della B.I.G. in direzione Artico per trovare più informazioni possibili per permettere al Polo Nord di superare le criticità che lo attanagliano.
Viste tutte queste connessioni con le esplorazioni e i viaggi, Rolex non poteva non avere delle collezioni dedicate. C'è, lo dice il nome stesso, la Oyster Perpetual Explorer, rivisitata l'anno scorso, e poi c'è la Oyster Perpetual GMT-Master II, famosissima famiglia di orologi dedicata esplicitamente ai viaggiatori, in quanto in grado di segnare due fusi orari nello stesso momento, nata nel 1982 come evoluzione (soprattutto tecnica) della prima GMT-Master lanciata nel 1955, che ha di fatto sostituito. Il GMT-Master originale nasceva come strumento professionale tanto da diventare, poco dopo il suo esordio, l'orologio ufficiale della Pan Am, la più importante compagnia di aviazione americana dell'epoca. E negli anni 60 era al polso di entrambi i collaudatori dei voli finali del Concorde, il primo mitico aereo di linea supersonico. Insieme al lato più strettamente meccanico, lo stile inconfondibile di questo modello ha contribuito in modo fondamentale al suo grande successo. Le sue particolarità? La lunetta girevole bidirezionale con un caratteristico disco graduato delle 24 ore che, a seconda delle versioni, è principalmente bicolore (la metà superiore segna le ore notturne, quella inferiore le ore del giorno) ma può essere anche monocolore.
L'ultima versione di Oyster Perpetual GMT-Master II, ha tutto questo, ovviamente, e non solo. Infatti, rispetto al solito, monta la corona e le sue spallette protettive nella parte sinistra della cassa e ha il quadrante che mostra la finestrella per l'indicazione della data non a ore 3, come al solito, ma a ore 9. Di conseguenza, sul vetro zaffiro antiurto e antiriflesso è a ore 9 e non a ore 3 la lente d'ingrandimento Cyclope che sovrasta la data. Tutti elementi inediti che fanno di questo nuovo modello un orologio perfetto per essere indossato dai mancini, ma anche dai destrorsi che preferiscono queste soluzioni. Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche di questo Oyster Perpetual GMT-Master II, la cassa di 40 mm di diametro impermeabile fino a 100 metri di profondità e il bracciale Oyster a tre file di maglie sono in acciaio Oystersteel. Lo stesso materiale usato per la lunetta girevole sulla quale si trova l'elemento estetico principe della collezione: il disco monoblocco in ceramica Cerachrom di colore nero e verde, con numeri e graduazioni scavati al suo interno e poi colorati utilizzando il procedimento PVD (Phisical Vapour Deposition). Sul quadrante laccato nero, oltre al già citato datario a ore 9, ci sono gli indici e le lancette in oro bianco, stesso materiale prezioso usato per la lancetta supplementare che segna il secondo fuso orario seguendo il giro delle 24 ore che, per differenziarsi ulteriormente, è laccata verde e ha la punta a triangolo. Inoltre, grazie alla lunetta girevole e alla lancetta delle 24 ore è possibile visualizzare un fuso orario addizionale. L’orologio è animato dal calibro 3285 a carica automatica con 70 ore di riserva di carica realizzato in-house in ogni suo passaggio. Fine del viaggio? Assolutamente no. Come si è visto, con Rolex non si sta mai fermi.
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