Startup

Il pane del fornaio ora arriva a domicilio

Progettata in piena pandemia l'impresa è partita tre mesi fa coinvolgendo l'area Ovest di Milano: entro fine anno coprirà tutto il centro

di Giampaolo Colletti

3' di lettura

Il futuro si può cambiare anche una pagnotta alla volta, con scelte di acquisto responsabili, sostenibili, che guardano ai piccoli esercizi di quartiere e in fondo alla propria comunità territoriale. Una rivoluzione della quotidianità che passa dai fornai, che oltre ad impastare le farine, possono rafforzare la relazione con i propri clienti anche grazie allo smartphone. In fondo è come se la community entrasse nel laboratorio per una nuova economia di prossimità che passa dal digitale.

È questo il senso di Busket, startup innovativa milanese che incarna la nuova filiera corta incentrata sui quartieri per una città più vivibile, più aperta, più sostenibile. Perché coniugare il profumo e il sapore del pane di un tempo con le esperienze di acquisto in mobilità è possibile: la pensa così Fabrizio Ferrero, 54enne piemontese cresciuto a Genova e dai diciotto anni di base a Milano, in tasca una laurea conseguita all’Università Bocconi e una carriera internazionale nel marketing e nella comunicazione e ora a capo di Busket.

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«Siamo nati in piena pandemia, ragionando sulla logistica dell’ultimo miglio e osservando i rider e i loro tempi di consegna. In fondo questa impresa nasce proponendo un’idea di economia incentrata sulla forza della comunità e che si esplicita in un’architettura tecnologica: infatti alla base c’è una piattaforma proprietaria che connette i fornai di quartiere», racconta Ferrero.

L’impresa è partita tre mesi fa coinvolgendo l’area geografica ad Ovest di Milano e si sta già espandendo. «Il target è urbano e ci rivolgiamo a quella fascia di popolazione sensibile ai consumi di qualità. Tutti gli indicatori evidenziano come nei prossimi mesi moltissimi servizi e prodotti saranno ancora consumati in contesti casalinghi e quindi la consegna a domicilio resterà centrale nell’esperienza di acquisto. Oggi però l’elemento più sottovalutato eppure strategico dell'home delivery è la logistica: Busket utilizza un modello di delivery condiviso e limitato a zone. Facciamo un carico di tutte le pagnotte e le distribuiamo utilizzando l’ottimizzazione che offre la tecnologia e seguendo il percorso più intelligente», precisa Ferrero. Il team conta sei risorse, anche con competenze nella programmazione. E poi c’è la filiera allargata dei fornai. «Sono convinto che il pane artigianale sia il fondamento di un’alimentazione di qualità e penso che le città possano diventare più vivibili e sostenibili solo a partire dai quartieri», dice Ferrero. I mastri fornai del network usano acqua filtrata, il lievito madre più genuino e semplice, ossia prodotto dalla fermentazione di acqua e farina. Ci sono poi le farine di grani antichi, rigorosamente moliti a pietra. Ogni pagnotta, realizzata con questi speciali grani selezionati e lievito madre, porta il nome del cereale che ha dato vita al suo sapore: si va dal “Farro bio-integralista” a “Margherito Curcuma e Pepe Verde”. L’ordine avviene sulla piattaforma di e-commerce (la app è in fase di sviluppo) e se fatto entro le 18 si può avere a casa per il giorno successivo. La consegna avviene in due fasce orarie attraverso mezzi elettrici guidati da drivers assunti, assicurati e dotati di tutti i dispositivi di sicurezza e protezione contro il Covid-19.

Entro l’anno Busket consegnerà in tutte le zone centrali di Milano con il suo e-commerce navigabile su Busket.com e per il 2022 le ambizioni di crescita sono orientate alla città di Torino. Ma c’è di più. Perché il coinvolgimento ora passa dai clienti che diventano anche soci di Busket, aderendo alla campagna di equity crowdfunding aperta sulla piattaforma 200Crowd. Ne è convinto Ferrero: «Essere soci di una startup innovativa come la nostra vuol dire riportare il pane artigianale sulla propria tavola e in fondo provare a cambiare il futuro».

Il delivery
Primato lombardo

A Milano tutti pazzi per il delivery. La città meneghina guida la classifica italiana della consegna a domicilio, seguita da Roma e Cagliari. In realtà proprio l’area milanese è stata pioniera nell’e-grocery grazie alla piattaforma Volendo.com del gruppo Lombardini, legata a diverse insegne di supermercati. L’attività nacque a Monza nel 2000, soltanto cinque anni dopo il primo servizio di ordinazione di cibo online nato in America, il World Wide Waiter oggi noto come Waiter.com e fondato nel 1995. Oggi l’e-commerce applicato al food vale +38% per l'Osservatorio e-commerce B2C del Politecnico di Milano. Per il 2021 le stime prevedono un incremento del +18%, che porterà i prodotti a raggiungere i 30,6 miliardi di euro di transato. Intanto già oggi un’azienda della ristorazione su tre effettua servizi di delivery. Tra i prodotti più gettonati ci sono la pizza, l’hamburger e la cucina giapponese. In crescita gelato, poke e
pesce fresco.

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