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Il pannello solare diventa solidale, ora si può donare come il caffè sospeso

Se solo il 20 per cento degli appartamenti si dotasse di un pannello fotovoltaico sul proprio balcone o finestra, si eviterebbe l'immissione in atmosfera di oltre 600mila tonnellate di CO2 all'anno, pari a quella assorbita da una foresta di circa 35 milioni di alberi

di Laura Serafini

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4' di lettura

Un pannello fotovoltaico da appartamento. Ovvero un piccolo impianto che si può istallare sul balcone del condominio (se esposto a sud o comunque al sole) e che può produrre, abbinato a una batteria, un quantitativo di energia elettrica tale da coprire almeno in parte i costi della bolletta dell'appartamento. Beh, immaginate che quel pannello (dal costo complessivo, con il suo sistema di accumulo di qualche migliaio di euro) si possa donare come un caffè sospeso. È proprio l'obiettivo della nuova iniziativa lanciata da Legambiente ed EnelX per contribuire a combattere la povertà energetica e al contempo riuscire a veicolare efficienza energetica e decarbonizzazione anche nell'edilizia abitativa delle metropoli meno agiata.

In Italia 23 milioni di balconi adatti ai pannelli

Il fotovoltaico da appartamento ha un potenziale importante per molte abitazioni. Considerando solo quelle classificate di tipo civile (A/2) ed economico (A/3) interessa circa 23 milioni di balconi o superfici verticali che possono ospitare impianti di questo tipo. Se solo il 20 per cento di questi appartamenti si dotasse di un pannello fotovoltaico sul proprio balcone o finestra, si eviterebbe l'immissione in atmosfera di oltre 600mila tonnellate di CO2 all'anno, pari a quella assorbita da una foresta di circa 35 milioni di alberi. Una simile quantità di pannelli consentirebbe di installare 1.6 gigawatt di nuova potenza fotovoltaica, più della metà dell'obiettivo del Green Deal fissato per il 2022 in Italia. Inoltre, contribuirebbe a risparmiare circa 225 milioni di metri cubi di gas importato dall'estero

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Si può ridurre il costo della bolletta e combattere la povertà energetica

L'iniziativa ha la forma di una campagna di raccolta fondi, “#UnPannelloInPiù” appunto, con il doppio obiettivo di aiutare le famiglie in difficoltà e di informare e sensibilizzare i cittadini sulle grandi potenzialità di questa tipologia di pannelli. Con una donazione, che si potrà fare sul sito di Legambiente al link - https://sostieni.legambiente.it/unpannelloinpiu - le persone, le associazioni e le imprese, potranno contribuire all'acquisto fotovoltaici da appartamento a famiglie in difficoltà economica e sociale. L’iniziativa di crowdfunding sarà accompagnata da una campagna itinerante (dall'8 al 27 giugno) con tappa in nove città italiane - Napoli (8 giugno), Brindisi (10 giugno), Palermo (13 giugno), Roma (15 giugno), Cagliari (18 giugno), Firenze (21 giugno), Torino (23 giugno), Milano (25 giugno), Bologna (27 giugno) con una serie di appuntamenti finalizzati a sensibilizzare cittadini e cittadine su tutti gli strumenti oggi esistenti per ridurre i costi in bolletta, tra cui il ruolo del solare fotovoltaico nella lotta contro la povertà energetica, ma anche risparmio ed efficienza, comunità energetiche, bonus sociali e sharing economy.

Al via la campagna di crowdfunding fino all’autunno

La raccolta fondi sarà attiva fino all'autunno. Per donare basterà andare sul sito di Legambiente e scegliere l'importo che si vuole donare per contribuire ad acquistare un pannello fotovoltaico a chi non può permetterselo, sostenendo così la campagna di Legambiente. Un contributo iniziale di 50 pannelli fotovoltaici da balcone è stato già effettuato da Enel X, come donazione di partenza per la raccolta fondi. Le famiglie beneficiarie saranno individuate secondo dei criteri di selezione stabiliti in collaborazione con le associazioni distribuite sui territori. Hanno già dato il loro sostegno alla campagna: Carolina Crescentini, Donatella Finocchiaro, Federico Quaranta, Simone Rugiati, Lorenzo Baglioni, Vittoria Schisano, Marco Martinelli, Luca Guidara, Zeudi Di Palma, La Scienza Coatta, Letizia Palmisano.

Scognamiglio (EnelX): sostenibilità accessibile a tutti

“Enel X è fermamente convinta che la sostenibilità può essere davvero accessibile a tutti solo se ognuno di noi ha a disposizione gli strumenti per essere protagonista della transizione energetica. Questo significa anche estendere a quante più persone la possibilità di godere dei benefici che derivano dalle azioni sostenibili. Il pannello fotovoltaico da appartamento Plug&Play, rappresenta l'esempio perfetto di questa filosofia – ha detto Andrea Scognamiglio, Responsabile Globale e-Home di Enel X -. L'iniziativa #UnPannelloInPiù nasce con questo spirito e con lo stesso principio del caffè sospeso: anche un solo pannello in più può fare la differenza e ognuno di noi lo può donare dando un contributo per aiutare le famiglie in povertà energetica. Questo pannello da balcone costa 300 euro con lo sconto in fattura e fa risparmiare 170 euro l'anno sulla bolletta. Siamo felici di poter supportare Legambiente in questa iniziativa solidale ed energetica donando anche i primi 50 pannelli e contiamo sull'apporto di tutte le persone per renderla un successo”.

Ciafani (Legambiente): autoproduzione da rinnovabili strumento di welfare

“Con la campagna #UnPannelloInPiù – ha affermato Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – vogliamo offrire una risposta concreta al caro bollette e alle disuguaglianze sociali. Dare alle famiglie un contributo economico per pagare la bolletta sarebbe una soluzione risolutiva nel breve termine. E' fondamentale che il governo acceleri in tutto il paese lo sviluppo delle fonti rinnovabili per sostituire le fossili, velocizzi l'autorizzazione di grandi impianti industriali e definisca delle regole per realizzare le comunità energetiche. Ed è quindi importante dare ai cittadini anche una soluzione di welfare strutturale con strumenti per l'autoproduzione da energie rinnovabili e in grado di portare benefici duraturi, sia dal punto di vista economico e sociale che di salvaguardia dell'ambiente, contrastando anche la povertà energetica che già prima della pandemia riguardava oltre 2,2 milioni di famiglie nel nostro Paese”.


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