Il Papa: la guerra distrugge la memoria dei passi verso la pace
Udienza ai partecipanti all’Incontro promosso dal Charis (Catholic Charismatic Renewal International Service)
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«La guerra distrugge anche la memoria dei passi compiuti verso la pace. Non lasciamoci rubare questa memoria! Preghiamo un minuto in silenzio per la pace nel mondo». Lo ha detto Papa Francesco ricevendo in udienza i partecipanti all’Incontro promosso dal Charis (Catholic Charismatic Renewal International Service) e ricordando il suo incontro con il presidente israeliano Shimon Peres e il leader dell’autorità palestinese Abu Mazen del 2014 in Vaticano. «La guerra distrugge tutto, tutto, toglie l’umanità». Il Papa ha poi ricordato la messa che ha tenuto lo scorso 2 novembre nel cimitero militare. «Entrando guardavo sulle tombe l’età dei caduti: tutti giovani, tra i 20 e i 30 anni». La guerra «distrugge la gioventù. Per favore lottiamo per la pace, non lasciamoci rubare questa memoria della pace».
Il Papa: il Mediterraneo ci dà lezioni soprendenti e strazianti
Il Papa ha anche scritto ai vescovi francesi, in occasione della loro assemblea, invitandoli «a guardare verso il Mediterraneo e a ricevere da esso le lezioni sorprendenti, e troppo spesso strazianti, che ci dà». Con il «comandamento dell’amore fraterno come bussola e la difesa della dignità umana, così spesso minacciata, come obiettivo», si possa aiutare la società «a promuovere e difendere la vita umana attraverso leggi giuste e a praticare la fraternità, lievito di pace per il nostro mondo», sottolinea il Papa nel messaggio a firma del cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin. Lo scrive Vatican News.
Ucraina, Zuppi: «Prospettive? Vanno cercate, Papa in maniera commovente non si arrende»
Che prospettive ci sono per la pace in Ucraina ? «Ci devono essere, vanno cercate. Spingiamo per cercarle». Lo ha sottolineato il card. Matteo Zuppi, presidente della Cei e inviato del Papa per la missione di pace in Ucraina, intervenuto al Meeting annuale “Medici con l’Africa Cuamm”, in corso a Milano. «Il Papa in maniera commovente non si arrende alla logica della guerra, che purtroppo è una logica. Non accettabile, ma è una logica e per trovare la pace bisogna entrare in quella logica», ha osservato Zuppi che non ha mancato di segnalare la drammatica attualità delle conseguenze legate alla guerra: «Se non si sblocca il problema del grano, questo avrà conseguenze terribili, specie nei paesi più deboli. Significa fame». Zuppi ha invitato a non fare naufragare la speranza: «Va cercata quando non c’è perché la soluzione c’è, ma bisogna lavorarci tanto. La Speranza non è morta. Ce lo chiedono in tantissimi che continuano a soffrire. E poi non dimentichiamo anche gli altri pezzi della guerra mondiale. Non fanno notizia ma ci sono».
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