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Il Papa riceve Zelensky: la «missione» di Bergoglio per aprire un dialogo con Mosca

Non ci sono piani di pace della Santa Sede. La missione di Papa Francesco e della diplomazia vaticana, tra annunci e mezze frasi, è quella di provare ad aprire dei canali di dialogo visto che quelli con la chiesa ortodossa russa non hanno dato alcun frutto

di Carlo Marroni

Papa: "Pronto ad andare a Kiev"

2' di lettura

Il Vaticano non presenta piani di pace. Vuole solo (per ora) provare ad aprire dei canali di dialogo. Questa la missione impossibile di Papa Francesco e della diplomazia vaticana, tra annunci e mezze frasi. Il Papa riceve il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky dentro il Vaticano, visto che il viaggio a Kiev non c'è mai stato. Il Pontefice è stato più volte invitato a recarsi nella capitale ucraina, ma lui stesso ha sempre posto la condizione di poter andare anche a Mosca, senza tuttavia ottenere risposta dal Cremlino. Massimo riserbo dentro la Santa Sede sull'incontro, che in ogni caso è chiaro essere parte di questa “missione” diplomatica annunciata da Bergoglio al ritorno dal viaggio in Ungheria e confermata pochi giorni fa dal Segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin.

La lettera per Putin consegnata all'ambasciatore russo

In realtà su questa iniziativa sia Kiev che Mosca avevano detto di non esserne a conoscenza, ed è difficile stabilire se si tratti di un gioco delle parti o di un sasso lanciato dalla Santa Sede in anticipo rispetto a possibili “missioni” mirate, un po’ come avvenuto nel 2003 da parte di Giovanni Paolo II prima dell’invasione in Iraq (mandò due cardinali a Washington e Baghdad). Tra i tanti tasselli che possono comporre il mosaico c’è anche l'incontro avuto a Budapest con Viktor Orban, il premier ungherese molto vicino a Putin: potrebbe essere stato lui il latore di un messaggio.

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Due giorni fa il Papa ha incontrato per la visita di congedo l’ambasciatore russo presso la Santa Sede, Alexander Avdeev, diplomatico di alto rango e molto stimato anche dal Papa (che era andato a trovarlo in ambasciata due giorni dopo l'invasione, rompendo ogni protocollo possibile): Bergoglio - ha rivelato Il Messaggero - gli avrebbe consegnato una lettera per Putin, probabilmente mirata a missioni umanitarie. Si vedrà se questa lettera sortirà qualche effetto, ma resta chiaro che sono i canali politici gli unici potenzialmente in grado di produrre qualcosa, visto che quelli con la chiesa ortodossa russa non hanno dato alcun frutto.

Mosca minimizza: non è una visita mirata al conflitto

Da Mosca intanto si minimizza l’incontro di oggi tra Papa e Zelesky: la Tass scrive che non è legato alla missione di pace, citando “una fonte vaticana”. Secondo la fonte, Zelensky ha fatto richiesta “solo alcuni giorni fa” di essere ricevuto dal Papa nell’ambito della sua visita a Roma. In guerra i codici diplomatici saltano, ma certamente un incontro con il Papa non è un evento incidentale nella missione a Roma, che era rimasta praticamente l’ultima capitale di un paese impegnato a sostenere Kiev nel conflitto che il presidente non aveva ancora visitato.

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